SERIE A SUB IUDICE: IL 18 SI DECIDE SULLA GARA DI UDINE

Per il momento le gare non disputate nel turno dell’Epifania sono tutte sub iudice. Il giudice sportivo della serie A non si è espresso in merito e non ha assegnato la vittoria a tavolino a nessuna delle squadre che si era presentata in campo attendendo per i canonici quarantacinque minuti il fischio del direttore di gara per sciogliere la seduta. Neanche l’Inter s’è vista assegnare i tre punti a tavolino, nonostante il Bologna, bloccato dall’Asl la sera prima del match, avesse per errore depositato la distinta ufficiale con tanto di formazione senza poi presentarsi in campo. Niente vittoria a tavolino neanche per il Venezia che giovedì scorso s’era presentato all’Arechi e che, attraverso i suoi dirigenti, non ha nascosto di aspettarsi i tre punti. La Salernitana è difesa dall’avvocato Edoardo Chiacchio che sta affilando le armi anche per la decisione su Udinese – Salernitana, gara non giocata a dicembre perché la squadra granata fu bloccata dall’Asl. Anche in quella occasione il giudice sportivo decise di non decidere, limitandosi a catalogare come sub iudice il risultato. Il 18 gennaio ci sarà la pronuncia in merito a quel match che potrebbe fare giurisprudenza anche per quelli non disputati il 6 gennaio. La Salernitana confida di poter giocare le due gare in cui non è scesa in campo perché fermata dall’Asl, ma la Lega è pronta a dare battaglia contro i provvedimenti delle autorità sanitarie ed ha, infatti, proposto ricorso al Tar contro le decisioni della stessa autorità sanitaria locale. Ieri, intanto, l’assemblea ha deciso di andare avanti comunque mentre il Presidente del Consiglio, Draghi, ha fatto il punto con il numero uno della Figc, Gravina, paventando anche l’ipotesi di far disputare le gare a porte chiuse, un danno sicuramente ma il male minore, tutto sommato, per i club più che mai interessati ad incassare senza ritardi e ribassi il quantum dei diritti televisivi, senza i quali il calcio resterebbe al palo.