IL MINISTRO SPERANZA FIRMA L’ORDINANZA, LA CAMPANIA DIVENTA GIALLA

Alla luce del flusso dei dati del monitoraggio Iss, Ministero della salute e Regioni, il ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che porterà la Campania in giallo. Il provvedimento entra in vigore da lunedì prossimo 17 gennaio.

Vediamo cosa si può fare e cosa non si può fare in zona gialla.

Mascherine
In zona gialla le mascherine sono obbligatorie all’aperto anche dove non ci sono assembramenti.

Spostamenti consentiti in zona gialla
In zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti: all’interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni. Decade anche il coprifuoco, quindi non ci sono più limiti orari alla circolazione e non è più necessaria l’autocertificazione.

Regole per ristoranti e bar
In zona gialla i ristoranti sono aperti, anche per ciò che riguarda le sale al chiuso, resta sempre consentito il servizio di asporto e la consegna a domicilio.

Spostamenti verso le seconde case fuori regione
Ci si può spostare per raggiungere le seconde case fuori regione, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo.

Musei, cinema e teatri
In zona gialla sono aperti i cinema, i teatri e i musei, le sale da concerto. Le regole sono stringenti. Nei cinema e teatri serve il Green Pass rafforzato, per musei e altri luoghi culturali (esclusi archivi e biblioteche) basta quello base. La distanza di sicurezza tra gli spettatori è di almeno un metro, la capienza delle sale non deve superare il 50 per cento del totale. Si prevede un massimo di 1.000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi e bisogna sempre indossare la mascherina.

Parrucchieri e barbieri
Parrucchieri e barbieri non subiscono alcuno stop: nelle zone gialle lavorano senza vincoli particolari.

Negozi e centri commerciali nei weekend
I negozi nei centri commerciali sono aperti nel weekend e nei giorni festivi. Tutti i negozi sono aperti, pur nel rispetto delle norme anti-Covid.

Scuola in presenza e didattica a distanza
In giallo, didattica in presenza al 100 per cento per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre per le scuole superiori la didattica in presenza comprenderà dal 70 al 100% delle ore di lezione.

Autore dell'articolo: Redazione