La proprietà ha fatto la sua parte, assecondando il lavoro del direttore sportivo, Walter Sabatini, che ha battuto in lungo ed in largo il mercato alla ricerca delle pedine giuste per rivoluzionare la Salernitana. Il diesse ha scelto giocatori forti, come ha tenuto a precisare dopo la chiusura del mercato, ed ora si aspetta di raccogliere frutti importanti sia in campo sia in ottica futura, perché ci sono in organico calciatori che possono crescere ed affermarsi nel calcio italiano e diventare pepite d’oro per il club. Due discorsi, quello strettamente tecnico e quello di prospettiva, che possono anche essere coniugati all’unisono. Prestazioni e risultati della squadra, si spera, possano dare soddisfazioni alla società ed ai tifosi. La svolta sul mercato, rispetto al passato, è sotto gli occhi di tutti. Il modus operandi, le scelte, le modalità di ricerca e selezione dei calciatori, soprattutto gli investimenti sostenuti o messi in preventivo da qui ai prossimi mesi hanno aperto una nuova era del calcio a Salerno che passa anche attraverso altri investimenti. La logistica, le strutture, gli impianti sono argomenti sensibili che stanno a cuore a Danilo Iervolino, presidente manager, investitore curioso ed insaziabile in un certo senso, ma al tempo stesso oculato e desideroso di ottenere, a buona ragione, risultati, profitti. Con il Comune è stato avviato il discorso per la convenzione d’uso dello stadio, ma lo sguardo è rivolto anche altrove perché nei programmi c’è la realizzazione di una o più academy e, dunque, va individuata un’area in cui far sorgere la casa delle giovanili granata. La squadra, intanto, si va completando. Arrivato Perotti, presto arriveranno anche Ederson e Mikael. L’auspicio è che il caso di covid riscontrato ieri possa restare isolato dopo le traversie delle scorse settimane che tanto stanno facendo penare il club sul fronte della giustizia sportiva. Per il momento, la missione più imminente a cui assolvere è conquistare i tre punti con lo Spezia. Sepe, Mazzocchi, Fazio, magari Verdi e Bohinen potrebbero essere subito inseriti nella formazione di partenza. Colantuono spera che anche Ribery e Lassana Coulibaly possano dare un contributo importante, così come Djuric e Bonazzoli. Ora la rosa è più folta e meglio assortita. La svolta è partita da lontano, ma va attuata sul campo.
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