Sono 69 le persone, in un raggio di azione che è stato ridotto a 468 metri che dovranno lasciare le proprie abitazioni per consentire domenica 6 febbraio a
partire dalle 6:45 le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico, di fabbricazione statunitense, del peso di 500 libbre, con 127 kg di esplosivo all’interno, ritrovato sulle sponde del fiume Tanagro. Grazie al lavoro del 21 esimo Reggimento Genio Guastatori di Caserta, guidato dal colonnello Umberto Curzio, l’ordigno, probabilmente sganciato da un aereo per colpire una postazione tedesca situata nella zona, verrà prima despolettato sul posto e poi fatto brillare in una cava ad Atena Lucana. Sei ore l’orario stimato di durata delle operazioni. L’esercito ha già lavorato per ridurre l’area di rischio con la fabbricazione di una struttura di contenimento. Per la prefettura di Salerno, presieduta da Francesco Russo, si tratta della prima operazione di disinnesco all’epoca del Covid. L’Asl ha già effettuato uno screening sulla popolazione che dovrà essere allontanata dalle abitazioni. Tutti i dettagli dell’operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa questa mattina in prefettura al termine di un incontro che si è svolto anche in remoto con tutti gli enti interessati al disinnesco. Il comune di Auletta ha attivato il Coc: saranno messi in sicurezza e disalimentati i servizi ed sottoservizi presenti nell’area. Un mese dopo, il 6 marzo, Esercito e Prefettura dovranno lavorare di nuovo insieme per un’operazione analoga che riguarderà però il territorio di Sapri.