Si chiude con un rinvio a lunedì prossimo alle 15,30, la prima udienza del processo sul presunto Sistema Salerno. Questa mattina ha preso il via questa mattina presso la seconda sezione penale della cittadella giudiziaria di Salerno la prima seduta del processo a carico di Vittorio Zoccola, l’imprenditore considerato il Ras delle cooperative sociali ed il consigliere regionale e ex assessore alle Politiche Sociali del comune di Salerno, Nino Savastano. Quest’ultimo è giunto intorno alle 9 davanti al Palazzo di Giustizia, accompagnato dall’avvocato Giovanni Annunziata. Ad attenderlo un gruppo di parenti e collaboratori ai quali Savastano ha rivolto un cenno di saluto. L’udienza si è tenuta a porte chiuse. I legali non hanno infatti autorizzato riprese audio e video né dei giornalisti che ne avevano fatto richiesta. Savastano e Zoccola si trovano al momento ai domiciliari da quando la Procura di Salerno ipotizza uno scambio di voti in cambio dell’appalto garantito su una serie di servizi come la manutenzione del verde pubblico. Zoccola ha ritenuto inutile la presenza in aula oggi dove la seduta è servita solo a calendarizzare i prossimi appuntamenti in aula per il 7 ed il 14 marzo , in attesa anche che si decida sulla possibilità di utilizzare delle intercettazioni che sarebbero fondamentali per sostenere le accuse dei pm. In totale sono 29 gli indagati, trai quali anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli e le accuse riguardano la turbata libertà degli incanti, induzione indebita, associazione per delinquere, corruzione. Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, rieletto il mese scorso, è sospettato di turbativa d’asta. Il caso è esploso lo scorso 11 ottobre: 10 misure cautelari per fare luce su affidamenti diretti a 8 cooperative che, a partire dal 2002, si sono viste assegnare con proroghe continue la manutenzione del verde, dei parchi pubblici, delle strade. Un giro di affari da 1,6 milioni l’anno. Zoccola nelle sue dichiarazioni ha fatto riferimento anche al presidente della regione Vincenzo De Luca seguendo le sue indicazioni di ripartire i voti dal Nino Savastano e Franco Picarone.