Le sconfitte di Venezia, Cagliari e Samp lasciano tutto inalterato in coda alla classifica, anche se c’è una gara in meno da giocare. La Salernitana ha perso una grande occasione col Torino perché contro i piemontesi, che non erano nel loro miglior momento di forma e che non avevano le motivazioni che avrebbero dovuto sostenere una squadra alla disperata ricerca di punti salvezza, si poteva fare qualcosa di più. Anzi, si sarebbe dovuto fare tanto di più. Il risultato non è stato quello sperato e ora più che mai tutto viene condizionato dall’esito finale delle partite. Nicola ha difeso la sua scelta iniziale di schierare la difesa a tre, con Fazio alla sinistra del dioscuro Radovanovic, ed ha rimproverato ai suoi una scarsa concretezza al momento di concludere a rete. La Salernitana è partita forte, ha centrato un palo con Verdi, ha messo in difficoltà il Toro con un pressing alto e continuo. E’ durata, però, una ventina di minuti. Quando Fazio s’è allacciato con Belotti e l’arbitro ha concesso il rigore, la partita è stata come su un crinale: la parata di Sepe sul tiro dal dischetto del Gallo avrebbe potuto caricare a molla l’ambiente ed invece il Var ha messo ancora una volta il suo zampino, richiamando Piccinini per l’invasione d’area di Gyomber. Ripetizione e gol. L’episodio non è andato giù alla Salernitana. Per Nicola il contatto in area è viziato da un primo fallo di Belotti su Fazio, mentre la dirigenza s’è presa una giornata di riflessione prima di parlare. In una nota diffusa ieri sera, l’AD Milan ha posto l’attenzione sull’intervento del Var, parlando di errore tecnico sebbene non ci siano gli estremi e non ci sia stata l’intenzione da parte del club di presentare ricorso. Milan ha chiesto considerazione per la Salernitana che non va considerata come una squadra già retrocessa. E la squadra nella ripresa della gara di sabato ha provato a pareggiare, ma solo con Ederson ha calciato pericolosamente verso Berisha, mentre l’espulsione di Fazio nel finale ha reso tutto più difficile. Incoraggianti i segnali inviati da Bohinen, entrato nella ripresa, ed anche da Mikael, autore di una spettacolare sforbiciata. Nel diluvio dell’Arechi Danilo Iervolino si aspettava un regalo di compleanno che non è arrivato. Il patron ha festeggiato in sala hospitality, rimessa a nuovo da un intervento di maquillage effettuato proprio nei giorni scorsi, primo passo di una riqualificazione dell’Arechi che passa attraverso alcuni progetti che la proprietà presenterà quanto prima al Comune di Salernio. Ristoranti, centri commerciali, museo granata ed altro ancora: l’Arechi dovrà essere fruibile tutti i giorni ed andranno rivisti alcuni aspetti logistici. Parcheggi e vie di accesso allo stadio ora come ora sono carenti, specie se il piano traffico prevede ogni volta la chiusura dell’area del cinema multisala e dei parcheggi alle spalle della curva Nord. Una scelta riproposta ad ogni partita che complica la vita di tifosi ed automobilisti. Quella che era un’eccezione è diventata la regola e nessuno ne spiega i motivi.
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