Come anche fisiologico e prevedibile, Danilo Iervolino ha ufficialmente lasciando gli incarichi che ancora ricopriva di amministratore e presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università telematica Pegaso spa, Università telematica Pegaso srl e Universitas Mercatorum. Ieri il comunicato stampa per sancire l’uscita di scena da queste università che Iervolino aveva fondato e portato a livelli di eccellenza prima della cessione a CVC Capital Partner. Lascia e raddoppia, al tempo stesso, il dinamico imprenditore di Palma Campania che ha rilevato l’Espresso e che è concentrato sulla sfida intrapresa nel mondo del calcio con l’acquisto della Salernitana. Proprio il club granata assorbe molte energie e molto tempo, visto che, di pari passo al campo, ci sono progetti e programmi a medio e lungo termine che Iervolino ed i suoi più stretti collaboratori stanno portando avanti. Il campo ora ha la priorità e ci mancherebbe. Iervolino punta alla salvezza, l’ambiente e la squadra hanno raggiunto un feeling speciale e diverso rispetto al passato. La tifoseria ha dato prove innumerevoli durante tutto l’arco del campionato di attaccamento e maturità. La squadra ha tratto beneficio dal calore mai soffocante del suo pubblico e la capacità della società di dialogare con la gente e di coinvolgerla in maniera innovativa ha rappresentato un innegabile salto in avanti. E la passione della tifoseria è stata alimentata e gratificata anche dalla scelta di abbassare i prezzi per le ultime partite e di prevedere per la sfida col Venezia tariffe speciali per gli abbonati. La risposta della gente non s’è fatta attendere. Oltre ventimila per la gara con la Fiorentina per rendere l’Arechi lo stadio perfetto per rendere possibile qualsiasi impresa ed i dati della prevendita per la gara del 5 maggio, un giovedì lavorativo per tanti, fissata alle ore 18, già fanno presagire un altro record. Salerno sarà, come sempre, presente accanto alla sua squadra per vivere un finale di stagione intenso e che è già entusiasmante, a prescindere da come andrà. Se è vero che è il viaggio più che la meta a regalare emozioni e suggestioni, si può ben dire che da qualche mese a questa parte tutto ciò non stia mancando. La tifoseria ha conquistato la copertina a livello nazionale mentre la squadra era ultima e già spacciata. Poi, l’avvento di Iervolino, il mercato di Sabatini, l’ingaggio di Nicola ed infine le vittorie sul campo: come un puzzle, la Salernitana ha messo insieme i pezzi u po’ alla volta. Ora mancano le ultime tessere per completare l’opera, ma Salerno può godersi le scene bellissime che in casa e fuori ha regalato al mondo del calcio italiano e, forse, ora più che mai si può sostenere che sia la serie A ad avere bisogno di una città, di una tifoseria e di una società come quelle che ci sono da queste parti.
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