Ci saranno i correttivi, arriveranno come è giusto che sia gli aggiustamenti del caso, ma su un dato non si potrà mai intervenire se non in maniera definitiva. Luci d’Artista è, per antonomasia, evento paralizzante per la città di Salerno, o lo si accetta, con tutti i disagi piccoli o grandi che ne derivano, o è meglio chiuderla qui: spegnerle. Non ci potrà mai essere, infatti, ricetta magica, una soluzione fantastica, in grado di cancellare d’emblée i disagi che sono assolutamente conseguenziali a quello che è, e che resta, un evento di massa. Insomma Luci d’Artista è questo, prendere o lasciare. Non è, infatti, immaginabile un evento di questa portata, così costoso anche, senza la massa; intanto esiste in quanto c’è gente, tanta gente, che raggiunge Salerno per visitarlo, vederlo, apprezzarlo. Immaginare di farlo con meno gente non avrebbe senso, meglio chiuderlo e ritornare a quello che era Salerno prima che arrivasse il boom delle installazioni illuminotecniche: una città tranquilla, con i suoi ritmi, le sue abitudini, i suoi volumi d’affari, il suo traffico nella norma. La scelta, dunque, e ribadiamo al netto dei correttivi che è giusto prendere e che saranno presi, è fondamentalmente politica, ideologica, strategica e visto che siamo nell’imminenza delle amministrative a Salerno i candidati a sindaco dovranno, sul punto, prendere una posizione chiara così da assumersene le responsabilità. Tutti dovranno dire se l’esperienza Luci d’Artista va proseguita o chiusa e se non lo faranno loro, saremo noi a chiederlo in maniera esplicita chiedendo risposte esplicite. Lo chiederemo a tutti gli aspiranti primi cittadini. Se si sceglie di puntare su Luci d’Artista bisogna anche prendersi le conseguenze, altrimenti è meglio, di certo meno stressante per tutti, chiuderla qui. Non è, infatti, pensabile che con un flusso così importante, imponente di visitatori, non si registri un malore, o un incidente, piuttosto che una strozzatura del traffico urbano. Non è pensabile! Ma neanche è pensabile che si debba necessariamente, puntualmente, pedissequamente dipingere i week end di Luci d’Artista come un’esperienza ai limiti dell’umano, di una tragedia puntualmente sfiorata, di caos e disagi ai limiti dell’umana sopportazione. Non è possibile, non è giusto, soprattutto non è corretto. Ovvio che faccia più notizia il caos piuttosto che l’ordine, è una vecchia e sempre buona regola giornalistica, ma nello specifico, il caos, la folla, la massa sono elementi fondanti, caratterizzanti. Senza caos e senza fiume di gente non esisterebbe neanche l’evento che è tale proprio perchè fuori dalla norma. Qualcosa va rivisto, assolutamente corretto, giusto ribadirlo e sottolinearlo, ma per quanto efficace possa essere il correttivo, questo non potrà mai cancellare il flusso di persone, con tutto ciò che ne consegue, che Luci d’Artista porta con sé. Per risolvere il problema in maniera definitiva c’è una sola soluzione possibile: spegnerle e per sempre.
https://vimeo.com/147319447
1 commento su “LUCI D’ARTISTA: PRENDERE O LASCIARE – ”
Raimondo esposito
(Novembre 30, 2015 - 8:30 pm)Città di ipocriti e ignoranti pochi imbecilli anno da ridire su tutto quello che questa città mette in evidenza.sostenuti da una parte di stampa politicizzata e venduta x quattro soldi RICORDATEVI questa città 15/20 anni fa
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