Salerno e la Salernitana contano i giorni che li separano dal momento più atteso. I dati della prevendita sono solo la conferma di quanto sia attesa la partita di domenica. Nel pomeriggio di ieri, in poche ore, erano già stati staccati circa settemila tagliandi, acquistati dagli aventi diritto alla prelazione. Considerando che gli abbonati sono circa tremila, l’Arechi è già stato riempito per un terzo della capienza disponibile. In serata i numeri saranno ancora più impressionanti e la prospettiva del tutto esaurito è sempre più concreta. E domenica ci sarà anche una scenografia che promette altre emozioni. Del resto, mai si era dubitato che ciò potesse accadere tale e tanta è la voglia di Salerno di essere al fianco della sua squadra in una partita che metterà in palio trepidazioni, sofferenze, amarezze, ma anche speranze e soddisfazioni di cui si è alimentata questa annata per tanti versi irripetibile e che ha segnato una fine ed un inizio in un momento ben preciso. Ora c’è in gioco la salvezza sul campo, dopo quella sul fronte societario arrivata sul gong a fine dicembre, ed è questo il risultato che città e squadra vogliono centrare per coronare una rimonta che resterà negli annali. Manca l’acuto finale, l’ultimo scatto in avanti per mettere fuorigioco le speranze delle rivali e le paure che accompagnano vigilie così affilate. Il calore dello stadio di casa, la voglia di prendersi qualcosa per cui si è sudato tanto in questi mesi, la consapevolezza che una vittoria darebbe gioia ad una comunità che si identifica in maniera profonda con la maglia e la squadra: Nicola e la squadra, come tutta la società, sanno bene che domenica sarà un vero e proprio appuntamento con la storia. La Salernitana ha scalato la classifica con gioia e leggerezza, facendo della fatica il suo pane quotidiano. Ed ora non deve avere fretta né paura di compiere l’ultimo passo. Domenica, contro l’Udinese, ci sarà una città intera a spingerla verso la grande impresa.