Nessuna sorpresa, tutto come da giorni annunciato e deciso: Davide Nicola e la Salernitana si erano detti sì già venerdì pomeriggio quando la proprietà granata aveva accettato di accogliere la richiesta di un biennale avanzata dal tecnico piemontese. Nel fine settimana i dialoghi sono proseguiti per mettere a punto alcuni dettagli. Ingaggio da 800 mila euro a stagione, conferma di tutto lo staff, inserimento di una postilla che permetterà alla società di risolvere il contratto a giugno 2023 sborsando una penale di 200 mila euro. Una clausola prevista nei contratti di tanti allenatori che nulla toglie e nulla aggiunge, nel senso che un allenatore può essere esonerato, non confermato o confermato a prescindere dalla durata di base del contratto. A Nicola interessava percepire fiducia totale da parte di Iervolino e per questo aveva insistito per un biennale. La società si è cautelata con l’inserimento di una clausola che fissa la cifra da corrispondere al trainer in caso di interruzione anticipata del rapporto. Nicola è rientrato a Torino dopo aver ritirato a Rimini il premio consegnatogli dalla Panini e nella sua seconda stagione alla guida della Salernitana potrebbe ritrovare Simone Verdi ed Armando Izzo. Per l’attaccante il diesse Sabatini si è già espresso, confermando la volontà del club di riportarlo a Salerno, forte anche del gradimento del calciatore, pronto a ridursi l’ingaggio in cambio di un accordo pluriennale. Bisognerà trovare l’intesa col Torino per il cartellino di Verdi, legato al club di Cairo fino al 2023. Scadenza 2024 per Armando Izzo, già a gennaio cercato dalla Salernitana. Dopo il no di gennaio, stavolta l’ex Genoa potrebbe aprire al trasferimento in cambio di un allungamento del contratto. Izzo ha dato il meglio di sé in carriera giocando nella difesa a tre e, dunque, se davvero la trattativa dovesse andare in porto, sembra quasi scontato che anche nel prossimo campionato si ripartirà dal modulo con cui si è centrata la salvezza. Cairo e Iervolino proveranno a chiudere la partita doppia. Intanto, il pool di legali della Salernitana sta studiando il contratto di Stefano Colantuono per capire se realmente la clausola salvezza inserita all’epoca debba essere considerata valida. Il tecnico chiamato dal generale Ugo Marchetti e dal diesse dell’epoca, Angelo Fabiani, firmò un contratto fino a giugno con rinnovo in caso di salvezza. Esonerato a febbraio, Colantuono non ha portato alla salvezza la Salernitana che ha centrato l’obiettivo con Davide Nicola alla guida. E, dunque, al massimo la società di Iervolino potrebbe corrispondere una sorta di buonuscita al tecnico laziale.
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