Sono bastati due quarti disputati con cuore, grinta e muscoli per chiudere la pratica di gara cinque e conquistare la serie A in un PalaMangano gremito in ogni ordine di posto.
La sfida ha regalato grandissime emozioni ed ha avuto una sola protagonista: la Givova Scafati. La compagine dell’Agro ha infatti menato le danze sostanzialmente sin dalla palla a due, senza lasciare mai scampo agli avversari, che nonostante ogni strenuo tentativo di rimettere in piedi la contesa, hanno dovuto cedere il passo ai padroni di casa, che, trascinati dai propri tifosi, si sono imposti 73-60.
Vittoria che l’intero team ha voluto dedicare alla mamma di patron Longobardi, prima tifosa del club, da tanti anni al seguito della squadra, che ha sempre creduto nel sogno chiamato serie A.
LA PARTITA
Le triple di Clarke e Monaldi portano subito avanti la Givova 6-6 al 3’ e poi 11-6 al 4’ in un PalaMangano infuocato, che scandisce ogni singola azione e trascina gli atleti in campo. Questi ultimi recuperano dal pubblico le energie necessarie a difendere e recuperare possessi preziosi. Lo statunitense Clarke è colui che maggiormente si esalta in questo contesto (14-6 al 6’). I tanti fischi arbitrali spezzano la fluidità del gioco negli ultimi minuti del primo quarto in cui, facendo ruotare gli uomini a sua disposizione, coach Rossi trova forze fresche, fino a trovare la doppia cifra di vantaggio alla prima sirena (21-11).
Cournooh, Daniel e Rossato firmano il mini parziale di 7-0 che spinge sul 28-11 i gialloblù al 12’. Coach Sodini chiama time-out per disporre i suoi in zone-press a tutto campo: in tal modo, riescono a stoppare la fluidità del gioco scafatese e recuperare qualche prezioso possesso, che vale il 28-15 al 13’. Ma è un fuoco di paglia, perché Ikangi sfrutta il miss match e si rende protagonista, insieme al cecchino Clarke, dell’ulteriore parziale di 12-2, che mette in ginocchio i canturini (40-17 al 16’). Nei restanti minuti prima dell’intervallo c’è da segnalare solo un canestro, quello di Vitali, che porta tutti negli spogliatoi sul 40-19.
Ritmi blandi e tanti errori caratterizzano le prime fasi della ripresa in cui il punteggio non si schioda dal 40-19 per circa 3’. Poi però è Ikangi a suonare la carica e a tenere i gialloblù avanti 47-23 al 24’, grazie ad una transizione ordinata che riesce a superare senza grosse fatiche la zona a tutto campo dei lombardi, tra i quali si distingue sotto le plance il centro Bayehe, protagonista dei minuti centrali della frazione (52-32 al 27’), prima di essere richiamato in panchina per aver già commesso 4 falli. Al suono della terza sirena, a distanza di 10’, le distanze sono praticamente invariate (61-42).
L’avvio di ultimo quarto è tutto di marca scafatese: la tripla di Rossato e la schiacciata di Mobio fanno volare la Givova sul 66-42 al 31’ e sul 70-45 al 33’. Lo statunitense Bryant prova a dare uno scossone ai suoi (70-51 al 34’). Ma è un fuoco di paglia, perché nei restanti minuti l’Acqua San Bernardo non riesce ad impensierire mai veramente gli avversari, che non fanno fatica ad aggiudicarsi il successo per 73-60.
LE DICHIARAZIONI
Coach Alessandro Rossi: «Come tutte le imprese sportive, non c’è mai nulla di facile. Ma una società con le idee chiare e persone professionali accanto siamo riusciti ad ottenere un risultato, frutto di sacrifici. La vetrina di questa sera è dei giocatori, che si sono battuti con dedizione, serietà e senso di appartenenza ai colori sociali, mostrando di non avere paura. Il destino ha voluto che giocassimo gara cinque e vincessimo dinanzi a questo straordinario pubblico, contro un avversario che ha professionalità con un curriculum di tutto rispetto. E’ un risultato straordinario che condivido con ogni singolo componente dello staff e del team: ognuno ha messo il proprio mattoncino per raggiungere questo risultato, alternando di volta in volta un protagonista e remando tutti nella stessa direzione. Avere un PalaMangano come quello di stasera è stata la ciliegina sulla torta: i nostri tifosi hanno creato un clima strepitoso».
Il capitano Riccardo Rossato: «Ad inizio anno non credo ci sia stato qualcuno che avrebbe mai ipotizzato questo risultato. Voglio chiedere scusa allo staff tecnico perché li ho fatti impazzire. Tanti meriti sono del coach ci ha sempre trasmesso calma e fame allo stesso tempo. Se riguardo le stagioni passate, non avrei mai scommesso che quest’anno saremmo riusciti ad arrivare fin qui, ma la differenza l’ha fatta il gruppo, le motivazioni e quella voglia di vincere che abbiamo avuto tutto l’anno, a partire dagli allenamenti, in cui ci siamo picchiati duramente ed abbiamo lottato come forsennati. Abbiamo poi chiuso da imbattuti in casa, un risultato straordinario, anche per merito della nostra tifoseria, senza dubbio la più calda della serie A2»
GIVOVA SCAFATI – ACQUA SAN BERNARDO CANTÚ 73-60 (21-11; 19-8; 21-23; 12-18)
GIVOVA SCAFATI: Mobio 4, Daniel 6, Grimaldi n. e., Perrino n. e., Parravicini 3, De Laurentiis 8, Clarke 18, Rossato 8, Cournooh 5, Monaldi 8, Cucci 2, Ikangi 11. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistente Allenatore: Nanni Francesco.
ACQUA SAN BERNARDO CANTÚ: Stefanelli 3, Bryant 8, Vitali 6, Nikolic 7, Borsani n. e., Da Ros 4, Bucarelli 14, Cusin, Bayehe 14, Allen 4, Severini, Tarallo n. e.. Allenatore: Sodini Marco. Assistenti Allenatori: Frates Fabrizio, Oldoini Massimiliano.
ARBITRI: Gagliardi Gianluca di Anagni (Fr), Caforio Angelo di Brindisi, Salustri Valerio di Roma.
NOTE. Falli: Scafati 24; Cantù 23. Usciti per cinque falli: nessuno. Espulsi: nessuno. Tiri dal campo: Scafati 24/57 (42,1%); Cantù 19/46 (41,3%). Tiri da due: Scafati 13/29 (44,8%); Cantù 16/34 (47,1%). Tiri da tre: Scafati 11/28 (39,3%); Cantù 3/12 (25,0%). Tiri liberi: Scafati 14/18 (77,8%); Cantù 19/25 (76,0%). Rimbalzi: Scafati 35 (10 off.; 25 dif.); Cantù 28 (5 off.; 23 dif.). Assist: Scafati 20; Cantù 7. Palle perse: Scafati 13; Cantù 17. Palle recuperate: Scafati 8; Cantù 8. Stoppate: Scafati 0; Cantù 0. Spettatori: 2.000 circa.