C’è l’impegno della Prefettura e del Comando provinciale dei Carabinieri di Salerno a monitorare e frenare il fenomeno del caporalato e della sfruttamento della manodopera agricola di cittadini dell’Est Europa ed africani particolarmente presenti nell’entroterra della piana del Sele. A ribadirlo è stato il comandante provinciale dell’arma Gianluca Trombetti intervenendo all’incontro promosso dal Panathlon club presso il Baia hotel dall’emblematico titolo “ Lo Stato c’è”. Il vertice dei carabinieri del comando provinciale di Salerno in una dettagliata relazione ha snocciolato le principali questioni che mettono a rischio la percezione di sicurezza non mancando di delineare la mappa geo criminale a livello provinciale. Tra i fenomeni particolarmente attenzionati dalle forze dell’ordine la devianza giovanile con particolare riferimento alle baby gang. Parlando ai soci del Panathlon nell’incontro che come da tradizione viene organizzato dal decano dei giornalisti salernitani Enzo Todaro, il comandante Trombetti ha fatto riferimento a quelle che vengono considerate le tre macro aree della criminalità a livello provinciale: l’agro nocerino-sarnese e la costiera amalfitana che subiscono l’influenza dell’area vesuviana e storicamente più permeati dalla presenza di consorterie criminali di tipo camorristico; la seconda area che comprende il capoluogo, i picentini, la valle dell’Irno e la piana del Sele caratterizzata dall’estrema fluidità degli equilibri e la terza area che comprende il Cilento e vallo di diano con una latente presenza di organizzazioni criminali attive in modo particolare nel settore delle costruzioni. In generale Trombetti ha fatto riferimento a sodalizi criminali che pongono in atto forme organizzative meno strutturate rispetto ai vecchi clan con il diffondersi però di atteggiamenti sempre più spregiudicati tesi a prediligere l’immediato guadagno piuttosto che il sistematico condizionamento del territorio. Nella relazione del comandante infine le missioni compiute dai suoi uomini che sono stati in prima linea nell’ultimo biennio di emergenza a supporto della collettività ma che ovviamente sono stati fondamentali nella lotta alla criminalità organizzata e non ultimo il contrasto alla violenza contro le donne. Non ultima la tutela ambientale: il 28 giugno presso Università degli studi di Salerno e di intesa con l’ateneo il comando provinciale anche organizzato una conferenza sull’ambiente pulizia ambientale con interventi da parte dei docenti magistrati ed esperti.
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