Tutto ruota sulle condizioni di Bernardini. Il difensore centrale si sta allenando regolarmente nel ritiro di Pescia e potrebbe anche farcela per la gara di domenica prossima contro il Vicenza al Romeo Menti. Il suo impiego sarebbe un toccasana per Torrente che, con la sua disponibilità, avrebbe anche l’opportunità di varare un prudente 5-3-2 contro l’undici di Marino. Oltre che un preziosissimo rinforzo in una difesa falcidiata dai continui infortuni. L’idea di massima, comunque, è quella di confermare il pacchetto con “quattro” elementi nel reparto arretrato. Altro discorso sarebbe quello che dovrà fare il trainer granata dalla cintola in su. Ma andiamo con ordine.
Bernardini si è infortunato alla sua prima apparizione con la maglia della Salernitana ed è fuori dal 15 novembre per una doppia frattura alle costole. L’ex Livorno sta bruciando le tappe previste dalla tabella medica alla voce “tempi di recupero” e già da qualche giorno si allena regolarmente con il gruppo nella quiete di Pescia, in provincia di Pistoia, dove la Salernitana è in ritiro da domenica scorsa. L’eventuale disponibilità del 29enne centrale di Domodossola darebbe al Torrente la possibilità di optare per una difesa con gli unici tre elementi di ruolo superstiti… più Colombo e Rossi sugli esterni a fare da stantuffo. In tal caso in mediana sarebbe scontato l’impiego di Odjer, Moro e Bovo. Mentre permane qualche dubbio sul tandem offensivo, dopo le dichiarazioni di Torrente su Gabionetta. Assodata la presenza di Re Mida Donnarumma che ha smaltito i postumi di un fastidio alla schiena, bisognerà decidere chi affiancare all’ex Teramo in attacco. Coda sembra il principale indiziato, ma non è escluso che Gabionetta potrebbe scalzarlo all’ultimo momento. Fin qui le ipotesi di un modulo – il 5-3-2 – assolutamente nuovo per la Salernitana di Torrente che aveva immaginato un’ipotesi del genere fin dal ritiro di Cascia senza mai metterla in pratica però in gare ufficiali.
Altro discorso, sicuramente più praticabile in questo momento, è quello del 4-3-1-2 con variazioni sul tema. Al netto di un piacevole inserimento di Bernardini tra i disponibili il cui impiego potrebbe anche far rifiatare Colombo, dirottando Lanzaro sulla destra. Ma questa è un’altra storia. E’ soprattutto sul fronte offensivo che ci sarebbe qualche imbarazzo da parte del tecnico. Se far giocare o meno Gabionetta. Come trequartista, vertice alto di un rombo o a fianco di Donnarumma.
La soluzione più logica sembra quella del ruolo di rifinitore alle spalle di Coda e Donnarumma. Alternativa sarebbe l’impiego di Perrulli al posto del brasiliano. L’ex Lupa Roma potrebbe agire nella terra di mezzo, oppure come quarto di sinistra del centrocampo. Ipotesi, soluzioni, posizioni e pozioni per certi aspetti che l’alchimista Torrente dovrà miscelare nel migliore dei modi per uscire indenne da una trasferta, quella di Vicenza, quasi sempre amara per i granata. In 18 precedenti, infatti, un solo exploit al Menti che affonda le radici nella memoria: era il 1949 e la Salernitana si impose per tre a uno. Poi solo 4 pareggi e ben 13 sconfitte.