Era chiuso dal dicembre 2019 a causa dei danni e infiltrazioni che violenti nubifragi avevano provocato al tetto, sottotetto e alla pavimentazione il Museo archeologico di Salerno che oggi è stato ufficialmente restituito alla città capoluogo. Il Museo di via San Benedetto è una struttura molto prestigiosa sia come contenitore, quindi dal punto di vista storico e architettonico, sia per i reperti di enorme pregio che contiene e che raccontano la storia del territorio, dalla preistoria alla tarda età imperiale romana, senza parlare della celebre testa in bronzo di Apollo, ritrovata nelle acque del Golfo di Salerno nel 1930, cantata da Giuseppe Ungaretti e diventata di fatto il simbolo dei musei provinciali . Ora come ha invece ribadito il delegato ai musei per l’ente provincia, il sindaco di Pellezzano Francesco Morra l’obiettivo è abbattere le barriere architettoniche ma anche riaprire villa Guariglia, il museo della ceramica di Vietri bloccato da una frana.
“Oggi finalmente il Museo archeologico provinciale di Salerno riapre – ha detto anche Paki Memoli, che come consigliere provinciale in passato aveva valorizzato il sito- Uno dei gioielli del patrimonio culturale cittadino viene restituito ai salernitani e questo anche grazie alla filiera istituzionale che Provincia, Comune di Salerno e Regione Campania hanno costituito nel seguire con molta attenzione tutte le dinamiche”.
“Abbiamo tutti unito i nostri sforzi in un grande lavoro di squadra – ha aggiunto Strianese – che ci permette di essere veramente a servizio dei nostri cittadini”. Il museo sarà aperto tutti i giorni tranne il lunedì che è la giornata di riposo di tutte le strutture museali.