BASKET A1, SCONFITTA A TESTA ALTA PER LA GIVOVA SCAFATI NELL’ESORDIO AL PALABARBUTO: VINCE MILANO

Nella prima gara casalinga stagionale, giocata al PalaBarbuto di Napoli per l’indisponibilità temporanea del PalaMangano, la Givova Scafati è incappata nella seconda sconfitta consecutiva in due turni di campionato, stavolta per mano dei campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano, vittoriosa 66-75.

Nonostante le assenze dell’ex Datome, di Baldasso e di Mitrou-Long, il team allenato da coach Ettore Messina si è mostrato superiore sia sotto l’aspetto tecnico, che per esperienza e fisicità. I gialloblù, orfani del capitano Rossato (influenzato) ce l’hanno messa tutta per reggere l’urto, ma solo nelle primissime battute di gioco sono riusciti a tenere il naso avanti, poi gli scudettati sono riusciti a prendere le giuste contromisure, agevolati anche da qualche errore e falla difensiva dei padroni di casa, ai quali non è mancato il supporto del pubblico amico, accorso da Scafati a gremire gli spalti della struttura partenopea.

LA PARTITA
I gialloblù iniziano di gran carriera il match: è subito 8-0 al 2’, grazie alle triple di Stone ed Henry ed al centro di Lamb. I locali guidano le ostilità, raggiungendo anche la doppia cifra di vantaggio (13-2 al 3’). Melli e compagni riprendono però lentamente confidenza col canestro, fanno girare molto meglio la palla in attacco ed accorciano in meno di un amen (15-13 al 5’). Il centro della nazionale italiana è un vero e proprio totem, si carica il peso dell’intero attacco ed approfitta degli errori avversari per ribaltare il punteggio e trovare il primo vantaggio al 6’ (17-18). Il time-out di coach Rossi non muta l’andazzo della sfida che è passata nelle mani dei biancorossi (17-26 all’8’). Si mettono in evidenza Voightmann e Baron da una parte e De Laurentiis dall’altra, ma alla fine del primo quarto Milano è avanti 25-33, grazie anche al 100% di realizzazione da tre punti.

Monaldi e De Laurentiis, in avvio di seconda frazione, concedono respiro (30-33 al 12’), ma Hall un minuto più tardi porta i biancorossi in doppia cifra di vantaggio (30-40). La Givova è in impasse, fatica ad andare a giocare sotto canestro, subendo la fisicità avversaria. L’EA7 ne approfitta, andando a canestro con le più svariate soluzioni e uomini (30-47 al 16’). Tanti errori in fase conclusiva e difficoltà difensive dei campani fanno da contraltare ad una difesa accorta ed un attacco lucido dei lombardi, che spingono sull’acceleratore e vanno sul +21 al 18’ (32-53) per poi chiudere 40-55 all’intervallo.

E’ una Givova dal piglio ben diverso quella che scende in campo nella ripresa, più tonica, gagliarda, determinata e cattiva. L’EA7 appare inizialmente tramortita dal vigore degli avversari, restando al palo per circa 4’, durante i quali subisce il ritorno veemente dei locali, che crescono di intensità col trascorrere dei minuti (46-55 al 24’). A metà periodo, l’Olimpia riprende però a giocare alla sua maniera, tenendo a debita distanza i locali, ricacciandoli sotto 52-69 al termine della terza frazione.

Polveri bagnate per ambedue i quintetti in avvio di ultimo quarto. A sbloccare il tabellone elettronico ci pensa Lamb al 33’ (55-69). E’ proprio quest’ultimo il punto di riferimento del gioco scafatese di questo frangente di gara in cui provano vanamente a mettere in apprensione gli avversari (60-75 al 36’). Ma Lamb non molla e continua ad ergersi a trascinatore dei suoi, che nelle ultime azioni provano ad assottigliare il divario. La sirena conclusiva arriva sul 66-75.

LE DICHIARAZIONI
Il capo allenatore Alessandro Rossi: «Contro questo livello di squadra e di pallacanestro è frustrante uscire a testa semi-alta, perché emergono tutti i problemi sia difensivi che offensivi. Abbiamo avuto un ottimo impatto, siamo stati molto aggressivi in attacco. Poi però abbiamo avuto un buco tecnico su cui dovremmo lavorare. Forse non siamo pronti a questo livello di pallacanestro, abbiamo dovuto adeguare le nostre scelte, cosa che ci è riuscita meglio nella seconda parte di gara, in cui abbiamo forzato Milano a fare determinate cose che avremmo voluto facessero anche nel primo tempo. Abbiamo fatto tanta fatica, abbiamo subito la loro aggressività, ci hanno chiuso ogni spazio e ci siamo dovuti adeguare. Lo spirito è stato buono, non abbiamo mai mollato fino alla fine: sono queste le piccole soddisfazioni per progredire. Voltiamo pagina, consapevoli che la strada sarà lunga, portando con noi queste esperienze nelle partite che conteranno ed in cui potremmo essere in partita per 40’. Martedì torniamo in campo per lavorare e sudare».

GIVOVA SCAFATI – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 66-75 (25-33; 15-22; 12-14; 14-6)

GIVOVA SCAFATI: Stone, Lamb, Thompson, Pinkins, De Laurentiis, Landi, Henry, Monaldi, Ikangi, Caiazza, Morvillo. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistenti Allenatori: Nanni Francesco, Mollica Francesco.

EA7 EMPORIO ARMANI: Davies, Pangos, Miccoli, Tonut, Melli, Baron, Ricci, Biligha, Hall, Shields, Alviti, Voightmann. Allenatore: Messina Ettore. Assistenti Allenatori: Fioretti Mario, Dhamis Dan Shlomo, Poeta Giuseppe.

ARBITRI: Mazzoni Manuel di Grosseto, Quarta Denis di Torino, Valzani Andrea di Martina Franca (Ta).

NOTE. Falli: Scafati 21; Milano 18. Usciti per cinque falli: nessuno. Tiri dal campo: Scafati 20/57 (35%); Milano 28/60 (47%). Tiri da due: Scafati 10/27 (37%); Milano 22/43 (51%). Tiri da tre: Scafati 10/30 (33%); Milano 6/17 (35%). Tiri liberi: Scafati 16/21 (76%); Milano 13/15 (87%). Rimbalzi: Scafati 39 (12 off.; 27 dif.); Milano 32 (5 off.; 27 dif.). Assist: Scafati 15; Milano 18. Palle perse: Scafati 16; Milano 12. Palle recuperate: Scafati 5; Milano 10. Stoppate: Scafati 1; Milano 1.

Autore dell'articolo: Redazione