Come fosse domenica o, comunque, come se fosse una partita di campionato. La curva sud Siberiano ha ospitato più di mille tifosi che, destreggiandosi tra impegni di varia natura tipici di un giorno lavorativo, sono riusciti a recarsi all’Arechi per sostenere la Salernitana. Nel giorno del primo allenamento a porte aperte della stagione, per la verità il primo da molto tempo, non si poteva mancare e soprattutto non si poteva lasciar sola la squadra granata alla vigilia della trasferta di domenica in cui i tifosi non ci saranno e non certo per mancanza di attaccamento. Penalizzati dalle decisioni delle autorità competenti, che hanno previsto solo 500 biglietti per gli ospiti, i tifosi granata hanno deciso di non esserci, ma hanno assicurato a Nicola ed ai calciatori che ci saranno col cuore. Tu non sarai mai sola, hanno scritto su uno striscione affisso in curva, ed hanno poi cantato come fosse il coro da intonare durante una partita. E’ stata una bella dimostrazione di affetto e calore, di vicinanza e passione, ma anche l’affermazione del senso di appartenenza e la voglia di gridare al cielo la propria rabbia da parte di chi si sente ingiustamente danneggiato e limitato nella sua libertà di seguire la squadra del cuore. Sarebbe stato l’ennesimo spettacolo di tifo e passione che la tifoseria granata avrebbe regalato all’Italia del pallone. Peccato per gli altri, verrebbe da dire. Con la voce e con le mani i tifosi si sono fatti sentire e la squadra ha gradito il loro sostegno. Intenso il momento in cui tutto il gruppo s’è portato sotto la curva per salutare i tifosi che hanno alzato ancor di più i decibel del loro amore, chiedendo a Mazzocchi e compagni di scendere in campo domenica per rappresentare non solo la tifoseria granata, ma anche la città e la provincia di Salerno che sentono di aver subito un torto perché avrebbero soltanto voluto tifare anche all’Olimpico per la propria squadra. A fine seduta applausi e cori anche per Ribery che ha partecipato ad un torello insieme ad alcuni suoi ex compagni di squadra. Al di là delle prove di formazione, i tifosi volevano vedere all’opera la squadra per poterla incitare e salutare. E la missione sotto questo aspetto è riuscita. Sabato prossimo, per la gara con la Cremonese, l’Arechi tornerà ad essere un catino di tifo e passione senza limitazioni e restrizioni.
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