L’EMATOLOGIA SALERNITANA PORTA LA FIRMA E L’IMPEGNO DELL’AIL –

Un momento di incontro con i pazienti che si sono avvicinati ai centri di Ematologia di Salerno e Pagani che sono riusciti ad ottenere la guarigione. un confronto con le persone che ogni giorno affrontano la malattia ematologica: medici, pazienti, familiari, psicologi e volontari che hanno condiviso esperienze ed emozioni uniche. Un’occasione, nel giorno in cui si è celebrata la giornata internazionale del volontariato per sottolineare l’importanza ed il ruolo di chi ogni giorno accompagna i pazienti in un percorso difficile.

“Prendersi a cuore”, ma oltre le cure, perché la malattia si supera soltanto quando le attività medico-scientifiche-terapeutiche hanno il valore aggiunto dell’umanizzazione e del sostegno psicologico.

E’ stato questo il filo conduttore dell’attività che l’AIL, la sezione Marco Tulimieri di  Salerno porta avanti ormai da un quarto di secolo e che ha prodotto la nascita e la crescita in ambito salernitano dell’ematologia, motore della serata di ieri, di un talk show al grand Hotel  per raccontare i tanti progetti e tappe raggiunge grazie alla volontà di Eufemia e Giacchino, genitori di Marco Tulimieri che hanno trasformato il loro dolore per la morte di un figlio nella possibilità di permettere a tanti pazienti di curarsi a casa, nel salernitano. La storia dell’Ail coincide con la nascita dell’ematologia in provincia di Salerno .

Un cammino parallelo quello dell’AIL Salerno e delle strutture di eccellenza del territorio: l’UOC di Ematologia e Trapianti di cellule staminali dell’AOU Ruggi di Salerno, l’UOC dell’ospedale di Pagani ed il reparto Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica dell’AOU di Salerno in collaborazione con il Santobono di Napoli.

“Lavoriamo col cuore ogni giorno e questo lo dimostra la presenza numerosa di pazienti e volontari”-così Elvira Tulimieri, presidente AIL Salerno, ha introdotto l’incontro, moderato dalla giornalista Barbara Albero, che è stata anche l’occasione per illustrare le attività svolte ed i traguardi raggiunti.- “E’ un momento per celebrare la vita, l’impegno dei nostri preziosi volontari, dei medici e personale sanitario delle strutture dedicate, guardando al futuro con serenità e con tanti altri progetti da realizzare.”

Soddisfazione per chi, come Vittoria Cosentino, è stata socio-fondatore dell’Associazione, presente anche in qualità di consigliere Comunale di Salerno che ha ripercorso le varie tappe del sodalizio, intitolato a Marco Tulimieri, perché fortemente voluto dai suoi genitori il papà Gioacchino, che ne è stato lo storico presidente, e la mamma Eufemia, quale segnale di speranza e soprattutto di possibilità di cura” in loco” per tanti salernitani.

Oggi infatti le risposte alle malattie ematologiche si trovano nelle strutture di Salerno e di Pagani

“ L’AIL Salerno per noi è stata fondamentale, perché con i suoi fondi abbiamo creato l’UOC di Ematologia e Trapianti di cellule staminali al Ruggi. Siamo orgogliosi perché, con l’appoggio della Direzione strategica attuale del dott.Vincenzo D’Amato, siamo riusciti a raggiungere traguardi importanti: 200 trapianti di midollo e con risultati veramente eccellenti. Siamo particolarmente felici di incontrare coloro che si sono avvicinati al nostro centro e sono riusciti a guarire “- ha dichiarato il direttore Carmine Selleri

L’altra realtà ematologica salernitana della rete dell’ASL Salerno, è l’UOC dell’Ospedale di Pagani, diretta dal prof. Catello Califano:

“Siamo la prima ematologia salernitana, nata nel 2000 che poi ha prodotto la nascita dell’UOC che in media si occupa di oltre 1500 pazienti, tra day Hospital e ricoveri, gestendo più di 50 leucemie all’anno e con oltre 360 autotrapianti effettuati. Il nostro punto di forza è l’Unità Operativa della Diagnostica Ematologica, un vero e proprio laboratorio aggregato all’UOC clinica, che ci dà piena autonomia e velocità nella diagnosi della malattia. Per quanto mi riguarda, aggiungo che ho un rapporto “romantico” con l’AIL, essendo nato come borsista dell’Associazione nel 2000: è come se l’AIL si fosse costruito un primario del 2022, lo dico con molto affetto e con gratitudine”

A dare valore a questa sinergia operativa, le testimonianze dirette di malati ematologici che hanno voluto raccontare la loro esperienza; tra le tante quella di Tiziana Siotto che ha definito l’AIL “fonte di speranza e di aiuto” e di Vincenzo Catapano che sta affrontando la sua lotta contro un linfoma non Hodgkin  del 4° stadio, sostenuto anche dalla psicologo dell’AIL.

All’AIL, alla presidente Tulimieri, ai suoi volontari il grazie e gli auguri di crescere ancora e dare una mano ai pazienti, da parte della dott.ssa Bianca Serio, responsabile clinico del Centro Trapianti di Midollo Osseo dell’AOU di Salerno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero