SALERNITANA: ANALISI TATTICA DELLA SQUADRA DI NICOLA

La Salernitana guidata da Davide Nicola sta stupendo i più scettici da oltre un anno e mezzo: la squadra che sarebbe dovuta essere la meteora della Serie A sta invece dimostrando di essersi meritata la promozione nel massimo campionato, traguardo mai più toccato dal lontano 1998/1999 (e unica stagione trascorsa in Serie A oltre al remoto 1947/1948).

Nel corso della precedente annata, la compagine campana ha ottenuto la salvezza al fotofinish negli ultimi scampoli del campionato, in questa stagione invece si sta attestando su ottimi livelli, occupando una tranquilla posizione di metà classifica. I siti di pronostici e di informazioni sul calcio come ad esempio giocatoreonline.it e coloro che sono esperti di dati e statistiche del gioco del calcio, sembrano sottolineare come gran parte del merito vada alla gestione di Nicola: tecnico divenuto esperto nell’allenare le piccole squadre e autore di salvezze talvolta insperate, è il caso della Salernitana della scorsa stagione ma anche del Crotone qualche annata precedente. Dal gennaio del 2022 è inoltre affiancato da un direttore sportivo illustre come Walter Sabatini, esperto scopritore di talenti con passato in club come Roma, Lazio, Palermo, Sampdoria e Bologna.

Nel corso della prima stagione sulla panchina della Salernitana, il tecnico era propenso all’utilizzo del classico 4-4-2, con delle varianti a seconda delle fasi di possesso e non possesso del pallone. Nel corso di questa stagione sembra invece aver progressivamente virato verso il 3-5-2, che garantisce stabilità soprattutto nella zona centrale del campo. Gli innesti di spessore nel reparto offensivo stanno garantendo reti e assist, in linea con le aspettative che hanno anticipato il loro arrivo: si trattava infatti di Krzysztof Piatek e Boulaye Dia. Per il polacco è stato un ritorno in Serie A, dopo un passato nel Milan e nel Genoa: l’attaccante è arrivato in prestito dall’Herta BSC, che milita in Bundesliga. Dia è invece alla prima stagione nel massimo campionato italiano, è arrivato in prestito dal Villarreal e sta dimostrando un buon impatto con il campionato italiano mettendo a segno sia gol che assist.

I due nuovi attaccanti sembrano essere gli interpreti perfetti per il tipo di calcio verticale proposto da Nicola: un sistema di gioco basato sulla velocità e su una fitta rete di passaggi che ha l’obiettivo di conquistare spazi, quasi mai il gruppo mette in pratica un gioco orizzontale perché piatto e non permette la conquista di metri di campo. Ciò rappresenta un cambiamento nell’atteggiamento di queste squadre, le cosiddette piccole del campionato, che precedentemente adottavano schemi che potevano riassumersi in catenaccio e contropiede. Ad oggi invece, Salernitana per prima, viene messo in pratica un pressing a tutto campo volto alla conquista e soprattutto alla gestione del pallone, costruendo azioni di gioco a partire dal basso. I risultati sul campo sembrano dare ragione all’idea di calcio propugnata dal tecnico, con alcuni brillanti risultati ottenuti dal club in questa prima parte di campionato, anche se non sono mancate le cadute, alcune di queste particolarmente rumorose. Tra i risultati migliori è impossibile non menzionare il 2 a 2 contro la Juventus datato 11 settembre 2022 ma forse ancora più importante si è rivelato essere il 3 a 1 ai danni della Lazio (risalente al 30 ottobre 2022), con i biancocelesti che pur essendo in gran forma non sono riusciti a fermare la compagine campana. Invece, la caduta più fragorosa è sicuramente il 5 a 0 subito al Mapei Stadium contro il Sassuolo il 2 ottobre scorso (gara passata alla storia anche per essere stata la prima arbitrata da una donna, Maria Sole Ferrieri Caputi): 90 minuti in cui i neroverdi sono stati i mattatori della sfida, creando un numero enorme di occasioni senza che la Salernitana potesse opporsi.

Autore dell'articolo: Redazione