ANNO GIUDIZIARIO. POLEMICA PER IL MANCATO INVITO DELLA CAMERA PENALE DI SALERNO –

L’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale di Salerno è stato accompagnato anche da una polemica. La Camera Penale di Salerno non è risultata tra gli invitati alla cerimonia inaugurale di questa mattina alla Cittadella Giudiziaria di Salerno. Uno sgarbo istituzionale per i penalisti che hanno affidato ad una lunga  lettera del presidente l’avvocato Luigi Gargiulo tutta l’amarezza per l’accaduto. Uno sgarbo istituzionale per il presidente emerito della Camera Penale di Salerno l’avvocato Michele Sarno, mentre  la presidente della corte d’appello Iside Russo si è scusata parlando di un disguido.

“Le accurate pulizie che da circa un anno non venivano effettuate, il taglio dell’erba la cui altezza dava l’impressione di trovarsi in una savana e non in un Palazzo di Giustizia e da ultimo l’utilizzo di dissuasori per volatili e simili (onde evitare spiacevoli se non comici incidenti diplomatici)  rappresentavano indizio inequivocabile dell’approssimarsi dell’Inaugurazione dell’anno giudiziario 2023. Tra i protagonisti non vi sarà la camera Penale salernitana, fondatrice dell’UCPl, seconda Camera Penale Campana per numero di iscritti dopo Napoli e tra le prime dieci Camere Penali Italiane, nè le altre Camere Penali del distretto.

L’interlocutore istituzionale più qualificato (ratione materiae) a livello nazionale tanto da sedersi al tavolo delle riforme al pari dei rappresentanti del CNF non èstato, infatti, neppure invitato alla cerimonia di apertura e per invito si intende non quello all’intervento pubblico (come avvenuto sino all’anno 2020) ma quello da parente povero, da mero ascoltatore, da complemento di arredo a volte fastidioso,  ma comunque processualmente imprescindibile che l’emergenza covid ha cristallizzato per impossibilità di intervento in presenza, relegando l’Avvocatura Penale al mero ascolto.

Il vulnus è grave, forse insanabile, si spera frutto di clamoroso e comunque inescusabile errore se solo si immagini quanto possa essere qualificata la voce dell’Avvocatura Penale rispetto all’impatto della Riforma Cartabia sul sistema processuale ormai avvitato agli sterili dati numerici legati all’altrettanto sterile ed ossessivo principio di produttività  imposto dal PNRR che rende ogni aula non piu connesso nel quale la figura centrale è sempre l’Uomo, imputato o persona offesa che sia, ma un mero sentenzificio.

La camera Penale salernitana e con essa l’intera Avvocatura del Distretto di Salerno è stata esclusa, ma il valore della Toga, dei principi sottesi al Giusto Processo e delle libertà individuali resteranno di carro la stella polare che ispirerà il lavoro quotidiano degli Avvocati.

Gli Avvocati Penalisti apprenderanno dai media o ancora dai Colleghi dell’Aiga, doverosamente invitati  i dati della sempre puntuale relazione del Presidente della Come di Appello di Salerno, ad onor del vero sino ad oggi modello di correttezza istituzionale e sempre attenta all’interlocuzione con l’intera Avvocatura, consapevoli che gli stessi sono frutto anche della leale collaborazione prestata dell’intera Avvocatura penale da anni violentata da disegni superiori tesi ad incentivare l’allontanamento dalla Nobile Professione.

Oggi è festa ma domani è un altro giorno. L’erba ricrescerà sempre più rigogliosa, i piccioni torneranno a scorazzare, le file all’ingresso per i soli Avvocati) saranno sempre più lunghe, gli ascensori riprenderanno a non funzionare e gli Avvocati anziani potranno fare lunghe e salutari passeggiate per l’acquisto di  pochi centesimi di diritti di cancelleria. Lunga vita all’unione delle Camere Penali. Così nel documento diffuso dalla Camera Penale di Salerno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero