Uno dei dubbi della vigilia per Davide Nicola era legato alla presenza o meno di Milan Djuric nell’attacco del Verona. Solo tribuna per il bosniaco, ancora acciaccato, mentre l’altro ex, Verdi, andrà in panchina. Uno tra Gaich e Lasagna giocherà titolare nel cuneo offensivo preparato da Zaffaroni e Bocchetti e le caratteristiche dei due sono diverse da quelle di Djuric. La Salernitana dovrà assorbire gli attacchi alla profondità della prima punta scaligera che sarà supportato da un ispiratissimo Lazovic e dalla sorpresa del mercato di gennaio, Ngonge, in gol con la Lazio. 3-4-2-1 per il Verona a cui Nicola potrebbe opporre una difesa oscillante che potrebbe essere una sorta di tre e mezzo con l’esterno di destra e di sinistra chiamato a scivolare in base alle fasi di gioco. Candreva e Bradaric saranno più che mai aghi della bilancia e giocheranno ai lati del terzetto di partenza difensivo che sarà composto da Bronn, Troost- Ekong e Lovato. In mezzo al campo Lassana Coulibaly e Vilhena partono favoriti su Crnigoj, mentre il dubbio tra Bohinen e Nicolussi Caviglia potrebbe risolversi davvero in extremis. Il norvegese ha più capacità di conservare il possesso, l’ex Sud Tirol ha più elettricità da scaricare sul campo. In avanti si partirà con Bonazzoli e Dia e la scelta di questa coppia offensiva dovrebbe comportare una maggiore ricerca del gioco rasoterra. Inoltre, Dia potrebbe essere portato in una posizione più avanzata per sfruttare le sue doti di attacco alla profondità alle spalle della linea difensiva veronese che potrebbe lasciare un po’ di spazio nel tentativo di saldarsi alla mediana, specie in caso di forcing iniziale. Settecento tifosi al seguito, settore ospiti per una volta non esaurito, ma voce, passione e sostegno non mancheranno. Del resto, giocare alle 18.30 di un lunedì di metà febbraio non aiuta. Roba da innamorati cronici e, non a caso, siamo alla vigilia di San Valentino. Premiato al Coni questa mattina, nell’ambito dell’edizione 2023 del Premio Andrea Fortunato, il presidente Danilo Iervolino ha suonato la carica in vista di stasera. Il patron si è espresso anche sulla scelta di richiamare Nicola dopo l’esonero, precisando che sono sempre i risultati a fare la differenza. Sette punti di vantaggio sul Verona, terzultimo, due sullo Spezia, quartultimo: la Salernitana ha un discreto margine, ma deve tornare a fare punti dopo lo stop interno con la Juve, dando prova di carattere e forza in casa di una pericolante e, successivamente, tornando ad esprimersi su buoni livelli anche all’Arechi contro Lazio e Monza. Febbraio è un mese corto, ma intenso. Forse, finanche decisivo. La Salernitana ora è chiamata a dare il massimo.
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