SALERNITANA: COL MONZA PER RIPARTIRE –

Ci si mette anche l’incognita meteo per domani, ma il pubblico dell’Arechi sarà sicuramente alleato prezioso, a prescindere dal numero di presenze, per la Salernitana. Quella col Monza è una partita da non fallire, che può segnare un nuovo inizio, una ripartenza per i granata allenati da Paulo Sousa. Il tecnico portoghese continua a lavorare su tutta la linea: testa, gambe, tattica. La Salernitana deve recuperare terreno sotto tutti questi aspetti ed il ritorno graduale di alcuni calciatori, fuori da mesi, potrà sicuramente servire. Domani, però, sarà determinante che chiunque potrà dare il massimo per il tempo in cui sarà chiamato in causa. La settimana granata è stata caratterizzata dalla voglia di compiere progressi sostanziali, ma anche dall’attesa in merito al recupero di Boulaye Dia, indubbiamente il calciatore più incisivo del reparto offensivo granata, capace di metterci spesso lo zampino segnando o partecipando ad azioni sfociate in gol. Il Monza, reduce dal ko interno di misura col Milan, è stato rivitalizzato già da mesi dalla cura Palladino. L’ex bomber granata tornerà all’Arechi nei panni di giovane allenatore, già capace di incidere tanto sul gruppo a sua disposizione. Il Monza gioca senza assilli e con qualità, ma anche con fame e voglia. Dovrà averne in dosi superiori la Salernitana. Per la squadra granata è una partita cruciale, non una semplice tappa di un percorso. Il recente passato è noto, l’inversione di tendenza è doverosa. Sousa è alla guida del gruppo da dieci giorni e sta cercando di dare la sua impronta e la sua mentalità. Domani sarà una verifica importante ed indicativa perché in campo si raccoglie ciò che si è seminato durante la settimana di lavoro. E dal campo arrivano risposte che possono dare entusiasmo, convinzione, autostima e confermare che la strada intrapresa sia quella giusta. Ecco perché domani sarà fondamentale tornare a far valere la legge dell’Arechi. Con l’aiuto del pubblico e con la ricetta preparata da Paulo Sousa.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto