E’ salito, con un balzo felino, sul tetto della casa circondariale di Salerno per una estemporanea ed incomprensibile protesta di un detenuto straniero. A dare la notizia è Giuliano Verdino, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che ricostruisce l’accaduto: “Ieri, verso le 12.30, un ristretto marocchino è salito sui tetti della Terza Sezione minacciando di volersi buttarsi giù. Grazie al pronto e tempestivo intervento del direttore e dei poliziotti penitenziari la situazione è rientrata: con metodi persuasivi, si è infatti riusciti a convincerlo a farlo parlare telefonicamente con il Magistrato di Sorveglianza telefonicamente. La trattativa è durata la trattativa circa tre quarti d’ora e si è conclusa con la sua discesa dal tetto”.
“Sono stati momento di grande tensione, gestiti al meglio dal direttore e dal Personale in servizio di Polizia Penitenziaria”, denuncia il Segretario Generale Donato Capece, il quale evidenzia come la protesta del detenuto salito sul tetto del carcere di Salerno è “sintomatica del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia restano costanti. E che resta fondamentale dare corso a riforme davvero strutturali nel sistema penitenziario e dell’esecuzione della pena nazionale, a cominciare dall’espulsione dei detenuti stranieri, specie quelli – e sono sempre di più – che, ristretti in carceri italiani, si rendono protagonisti di eventi critici e di violenza durante la detenzione”.