Il Fondo Nappo è un bene della collettività, è un simbolo della legalità, questi non sono atti vandalici, ma azioni ben precise, chiari messaggi da parte chi non vuole che in questo territorio si pratichi la legalità con iniziative concrete. Lo ha dichiarato il segretario generale Cgil Napoli e Campania Nicola Ricci , dopo l’ultimo episodio avvenuto nel pomeriggio ieri, all’interno del Fondo agricolo intitolato a Nicola Nappo di Scafati, vittima innocente della criminalità, ucciso per errore a 23 anni nel 2009, bene confiscato alla criminalità.
A denunciare l’accaduto , in una nota, il presidente di Alpaa e dell’Ats “Terra Viva”, che lo gestisce, Giuseppe Carotenuto, il segretario generale Flai-Cgil Nazionale, Giovanni Mininni e il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci.
Questa volta a finire nel mirino di chi non vuole che la parola legalità si diffonda sul territorio di Scafati, è stato uno dei manufatti presenti all’interno del bene confiscato gestito dall’Ats “Terra Viva” – con Cgil, Flai Cgil, Finetica e Arci Ferro 3.0 – che recentemente ha ottenuto, attraverso il Comune di Scafati, un finanziamento di circa un milione di euro proprio per io recupero di questi fabbricati presenti all’interno del fondo agricolo appartenuto al clan Galasso.
Ignoti hanno sfondato una delle porte di ingresso portando via un motosega ed un impianto audio. Nelle scorse settimane c’ è stato il furto dei tavoli dall’area pic nic e di alcuni attrezzi agricoli. In qualche caso a subire danni sono stati anche gli attivisti, che hanno subito il danneggiamento delle loro auto mentre si trovavano nel fondo agricolo.
È chiaro che si sta passando dalle minacce ai danneggiamenti con il chiaro obiettivo di farci andare via. Ma se pensano di intimidirci, noi non arretreremo di un passo. Chiediamo però alle forze dell’ordine di vigilare con maggiore forza affinché episodi del genere non avvengano più.