L’Arechi sta diventando il luogo del cuore e del destino per Franck Ribery. Nello stadio che palpita per i granata di Salerno l’ex fuoriclasse della nazionale francese e del Bayern Monaco ha dato l’addio al calcio in occasione della gara vinta sullo Spezia. Furono applausi e lacrime quel giorno di ottobre per lui, costretto a smettere di rincorrere il pallone dagli acciacchi fisici. All’Arechi, nel giorno della sfida di cartello con l’Inter, Franck Ribery soffierà almeno idealmente su una torta speciale, quella per i suoi quarant’anni. Dal Marsiglia al Galatasary, dal Bayern a Firenze, dalla Champions e dalla finale del Mondiale 2006, la lunga storia umana e professionale di Ribery conosce ancora una volta un capitolo importante all’Arechi, divenuto ambientazione perfetta per scaldare il cuore di un campione che sentiva di poter dare ancora tanto al calcio e che ora deve scegliere la sua strada. Allenatore o ambasciatore, FRanck Ribery è una vera icona del calcio, avendo inciso a fuoco gli ultimi vent’anni di questo sport. Nell’epoca di Messi e Ronaldo lui ha giocato ad altissimi livelli, ha vinto ed ha regalato emozioni ai tifosi, forse ancora più vere e profonde perché dietro il campione c’è una storia di sofferenza e riscatto e perché la sua immagine arriva diretta, pura, senza filtri e per questo colpisce, restando impressa dentro. Anche per la sua umanità Ribery è un punto di riferimento prezioso per la Salernitana che gli riconosce carisma, leadership, esperienza internazionale e per questo vorrebbe prolungare la sua permanenza da queste parti anche dopo la fine della stagione corrente. Ribery ci sta pensando e presto scioglierà le riserve sul suo futuro. Oggi sarà prezioso uomo squadra, pur non giocando. L’Inter è una montagna da scalare, nonostante qualche crepa e qualche incertezza dell’ultimo periodo. Ha qualità e forza fisica, ha uomini capaci da soli di vincere le partite e tanta voglia di riscatto: per questo la formazione di Inzaghi è un avversario molto pericoloso che non sarà per nulla distratto dalla prossima gara di Champions. Sousa ha ammesso che ci vorrà anche un po’ di fortuna per strappare un risultato utile, ma all’ex di turno interessa innanzitutto vedere la risposta della squadra. Quella del pubblico è stata importante. I quarant’anni di Ribery e la sfida all’Inter: oggi più che mai l’Arechi sarà il campo principale di questo venerdì pasquale all’insegna del calcio e delle grandi emozioni.
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