E’ bufera politica sulla designazione di Giuseppe Coccorullo, vicino a Fdi, alla carica di presidente del Parco del Cilento.
A sollevare la polemica è il capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, Angelo Bonelli, che ha votato contro la designazione del nuovo presidente del Parco del Cilento.
“Il curriculum del designato presidente del Parco del Cilento proposto dal centro destra – spiegano i deputati di Avs in Campania Francesco Emilio Borrelli e Francesco Mari – appare assolutamente inadeguato. Tra l’altro le principali caratteristiche del sig. Giuseppe Coccorullo sono quelle di essere un esponente politico prima di An e adesso di Fratelli d’Italia. Addirittura nel curriculum che ha presentato evidenzia quando si è tesserato, quante volte ha partecipato ai congressi provinciali cittadini e nazionali del suo partito. Su competenze gestionali o legate al tipo di incarico che andrebbe a svolgere non c’è nulla”.
All’attacco anche i Cinque Stelle. “Il profilo del ragionier Coccorullo è assolutamente inadeguato a ricoprire un ruolo che dovrebbe essere invece strategico. Soprattutto per un’area naturale protetta come quella del Parco del Cilento tra le più grandi e più belle d’Italia, che presenta però numerose criticità da affrontare” rimarcano i senatori del MoVimento 5 Stelle in commissione Ambiente, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Antonio Trevisi.
Dalla maggioranza arriva la replica di Antonio Iannone, commissario di FdI in Campania. “Bonelli, che in commissione ambiente della Camera si straccia le vesti per il curriculum di Giuseppe Coccorullo, omette di dire che è stato il governatore De Luca a sceglierlo in una terna. È paradossale che Pd, Avs e Italia Viva, che sostengono De Luca in Regione Campania, votino in Parlamento contro ciò che De Luca ha determinato con propria scelta”.