Ieri a Montecitorio è stato inaugurato il Club Salernitana Montecitorio. Presenti i parlamentati salernitani ed il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino. Nel ringraziare gli esponenti politici salernitani per la bella iniziativa, il numero uno granata ha colto la palla al balzo per dare la sua visione del rapporto tra imprenditoria e mondo della politica e della burocrazia. Iervolino ha ribadito la necessità che politica e burocrazia non siano ostacolo ma stimolo e sostegno per chi investe, creando valore e ricchezza per sé ma anche per l’indotto. Il presidente della Salernitana non ha fatto riferimenti specifici, ma, stimolato successivamente dai cronisti presenti, s’è soffermato sulla convenzione per l’Arechi. In mattinata, al Comune, si era insistito molto sul concetto di accordo raggiunto con un lavoro di squadra ed in piena concordia. Anche la Salernitana, rappresentata dall’ad Milan e dal professor Rino Sica, aveva espresso una moderata soddisfazione, fermo restando che il punto di partenza era stata la concessione e che la convenzione non è certo quel che il club sperasse. A spazzare via i dubbi ci ha pensato Danilo Iervolino che si è dichiarato contento a metà e che avrebbe voluto qualcosa in più. La firma della convenzione permetterà alla Salernitana di usufruire dell’impianto per le gare ufficiali ed amichevoli e per venti allenamenti, senza consentire al club di porre in essere altre iniziative. Ecco perché Iervolino non è contento e valuta ancora altre possibilità. Dai comuni limitrofi non mancano corteggiamenti ed inviti a valutare altre soluzioni sia per il centro sportivo sia per l’eventuale edificazione di un nuovo stadio. La convenzione non risolve i problemi, non consente alla Salernitana di crescere con la velocità che avrebbe voluto Iervolino, almeno con riferimento alla possibilità di sfruttare lo stadio tutto l’anno e di innalzare i ricavi in tal senso. C’è poi la questione centro sportivo che dovrebbe arrivare ad un punto di svolta entro fine mese. La Salernitana sta pensando ad altre aree oltre a quella di Fuorni per la quale è sorto più di qualche problema. Quello tra La politica e il pallone resta un rapporto complicato.
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