VENERDI’ L’AUTOPSIA SUL CAVAVERE RITROVATO IN MARE –

Sarà effettuata nel corso di questa mattina, probabilmente nella giornata di venerdì,  l’autopsia sul corpo dell’uomo, che gli inquirenti ritengono si tratti di un maghrebino di una trentina d’anni,  trovato senza vita sabato mattina nelle acque antistanti il molo Manfredi alle spalle di piazza della Liberta a Salerno.

La persona recuperata senza vita da una motovedetta della Capitaneria di Porto,  dai primi rilievi degli agenti della Squadra Mobile di Salerno,  diretti dal vice questore Gianni Di Palma, dalle impronte digitali,  è emerso che si tratta di  un soggetto non censito sul territorio nazionale.

Confermata l’assenza di lesioni esterne sul corpo recuperato a mare, che da un primo esame si è ritenuto che la morte non sia avvenuta tanto tempo prima del ritrovamento. L’uomo indossava una tuta e aveva un giubbotto che galleggiava nei pressi del suo corpo.

L’autopsia chiarirà i motivi del decesso e se l’uomo fosse già morto quando è finito in acqua . Gli agenti della Mobile non escludono infatti alcuna ipotesi sulla cause della morte. Non si esclude che lo straniero non sapesse nuotare e che il decesso sia avvenuto per annegamento, ma ciò che resta da chiarire anche se il maghrebino sia finito in mare cadendo dagli scogli, o dalla stessa banchina o se nell’ipotesi finito in acqua da un’imbarcazione o se la morte sia stata cagionata da altri.

Autore dell'articolo: Barbara Albero