Pesce la Vigilia, carne a Natale, lenticchie a Capodanno, dolci alla Befana. Le tradizioni si ripsettano e per questi giorni di natale ci sono menu ben precisi e la serata del 24 dicembre è quella più importante in cui si sfoggia un menu davvero speciale. E’ sempre il pesce il protagonista nei menu di Natale degli italiani che qeust’anno secondo le stime hanno speso il 5% in più rispetto allo scorso anno. Prezzi stabili e consumi in aumento rispetto allo scorso anno per i prodotti ittici, con tre italiani su quattro che, per la cena della Vigilia di Natale, porteranno a tavola almeno un piatto a base di pesce. E lo confermano anche i venditori che hanno accompagnato anche stanotte, sempre come vuole la tradizione, gli acquisti dei clienti. Molluschi e crostacei i piu’ richiesti, cozze, orate , pesce azzurro o moscardini, gamberi, calamari e baccalà tra i banchi delle pescherie dove non manca il capitone il Capitone, la femmina dell’anguilla, l’unico piatto che i napoletani non si fanno mai mancare a tavola per la vigilia di Natale e che viene, solitamente, servito fritto o in umido.
Quanto ai costi delle pescherie quest’anno, la media è di 3 euro al chili per le cozze, 9 per le vongole; per il pesce bianco di cattura tra i 30-35 euro, mentre per crostacei si va dai 10-15 euro delle pannocchie, ai 45 dei gamberi rossi. E se la tradizione vuole che in ogni famiglia c’è chi è delegato ai acquisti di pesce a casa c’è chi prepara il canonico menu dagli spaghetti con le vongole al Baccalà alla napoletana al Capitone fritto e alla frittura mista fino all’insalata di rinforzo.