L’elezione dell’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, a governatore della Regione Campania è certamente in testa alla classifica dei fatti più rilevanti che hanno caratterizzato il territorio della provincia di Salerno nel 2015. Guardando indietro agli ultimi dodici mesi , la sofferta combattuta battaglia del sindaco che con l’elezione a presidente della Regione si è riscattata dalla mancata delega a viceministro e della precedente sconfitta contro lo stesso antagonista Stefano Caldoro, ha finito per inorgoglire non solo la città capoluogo ma l’intero territorio salernitano. La città di Salerno ed i tifosi sparsi in tutta la provincia erano già in festa per un’altra data da ricordare quella del 9 maggio quando i granata hanno ufficialmente dato il benvenuto alla serie cadetta. Tra i momenti di grande orgoglio salernitano anche la prima del film babbo natale non viene da nord . Maurizio Casagrande con Roberto Jannelli hanno messo su pellicola il meglio di Salerno che finisce sul grande schermo con le sue Luci d’artista nei cinema di tutt’Italia. Naturalmente alla faccia buona della medaglia di questo 2015 si accompagna un lato oscuro fatto di agghiaccianti episodi di cronaca che purtroppo resteranno nella storia di questo anno. A Fratte il duplice omicidio avvenuto anche questo a maggio, di Antonio Procida, 43 anni, e il suo amico e coetaneo Angelo Rinaldi ripiomba Salerno negli anni bui della guerra per il controllo del territorio e di traffici legati ai clan criminali. Un destino comunale a quello di altri due omicidi avvenuti a mesi di distanza che hanno invece macchiato di sangue la città di Pontecagnano Faiano. Ad Aldo Autuori ucciso ad agosto in via Alfano si unisce l’ agguato a Pontecagnano nel mese di dicembre il 34enne Massimiliano Nastri viene freddato a colpi di pistola. Tra i fatti negativi che verranno ricordati c’è anche l’esondazione del torrente Solofrana che a Mercato San Severino nell’agro nocerino sarnese inginocchia cittadini ed attività produttive sotto una coltre di fango. Al territorio di Mercato San Severino spetta il ricordo di un’altra pagina brutta del 2015. Quella del duplice omicidio di madre e la sorella, Giovanni De Vivo le strangola e poi tenta il suicidio. Volendo invece chiudere con una doppia faccia, positiva e negativa, il pensiero va al mondo della sanità campana. nell’anno della difficile riorganizzazione, l’azienda ospedaliera universitaria ancora alla prese con il piano di tagli e soppressioni, da un lato balza agli “orrori” della cronaca con il blitz anti assenteismo che inchioda alcuni dipendenti , dall’altro festeggia un piccolo passo avanti nella rinascita della struttura affidato in primo luogo al suo biglietto di ingresso. Un novo pronto soccorso più efficiente in attesa di buone notizie per il 2016 per tutta la sanità campana.
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