E’ tempo di tornare in campo e per i tifosi di rimettersi in cammino. Domani la Salernitana giocherà all’Olimpico, ospite della Roma un po’ spuntata di Mourinho, ed al suo seguito ci saranno, come sempre, migliaia di tifosi. Chi ha avuto la fortuna di accaparrarsi l’agognato tagliando nel giorno della prevendita partita misteriosamente in anticipo e chi ha ripiegato su un altro settore dello stadio della capitale: tutti, comunque, saranno lì col cuore perché alla prima nessuno vuol mancare. E’ un nuovo inizio, il terzo campionato di fila in massima serie è cosa che per Salerno sa di record e di storia. Si riparte, dunque, con un presidente “tecnoentusiasta”, che ha finora badato a dosare gli investimenti, ed una squadra ancora alla ricerca di una sua forma precisa, ma con alle spalle le certezze accumulate nella seconda parte della stagione scorsa quando le redini del comando sono state assunte con fermezza da Paulo Sousa, tecnico che ha una voglia di crescere e di esplorare nuovi orizzonti che, forse, in questo momento è superiore a ciò che immagina la proprietà. Magari una domenica bestiale nella capitale cambierà gli scenari e le intenzioni anche per quanto riguarda l’ultimo tratto del calciomercato, quello decisivo per tanti visto che finora quasi nessuno può dirsi al completo. Intanto, domani la Salernitana tornerà all’Olimpico, stadio in cui ha cominciato anche nel ’98 la sua avventura in massima serie e dove si cominciò a delineare la clamorosa rimonta della primavera del 2022 quando alla guida c’era Davide Nicola, caldeggiato per la panca della Nazionale nei giorni scorsi da spifferi di Palazzo. Sousa sarà in parziale emergenza per assenze impreviste, altre messe nel conto e ritardi sul mercato. Conta, però, essere ai nastri di partenza, conterà saper approcciare bene la partita e la stagione. Poi, nel rush finale, il mercato potrebbe regalare qualche gradita sorpresa. I tifosi sono pronti a fare la loro parte in una stagione che parte con due incognite legate allo stadio di casa. Quando per davvero sarà aperta la curva nord e quando e se partiranno i lavori per la copertura e la riqualificazione dell’Arechi sono due bei punti di domanda a cui bisognerà dare risposte certe e tempestive. La strada è lunga, il cammino sta per cominciare e il bello sarà godersi ogni istante per arrivare in fondo con un’altra salvezza tra le mani e qualche progetto divenuto realtà dopo tante parole.
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