FERMATI DUE SCAFISTI, BLOCCO AL PORTO SALERNO PER LA SEA EYE4, SANZIONE E FERMO PER 20 GIORNI –

La nave Sea Eye 4 con 114 migranti a bordo arrivata ieri al molo Manfredi non è potuta ripartire. E’ stata bloccata nel porto di Salerno con 20 gg di fermo amministrativo ed una sanzione pecuniaria che va dai 2 ai 10 mila euro. Allo stesso tempo ieri gli accertamenti attivati dal questore di Salerno Giancarlo Conticchio e dagli agenti della squadra Mobile diretti dal vice questore Gianni Di Palma hanno permesso di scovare la presenza di scafisti fra le persone scese a terra.

Nella nottata appena trascorsa la Polizia di Stato ha proceduto al fermo di indiziato di delitto nei  confronti di un cittadino palestinese di 34 anni e di un cittadino egiziano di 47 anni, indagati, nella fase delle indagini preliminari da sottoporre al vaglio dibattimentale, per aver organizzato e gestito l’ingresso illegale nel territorio nazionale di 38 stranieri, in prevalenza provenienti dal Bangladesh.

I migranti, unitamente ad altri 76 stranieri, sono stati recuperati da un’imbarcazione di fortuna e tratti in salvo tra il 17 ed il 19 agosto scorsi dalla motonave “Eye Sea 4” battente bandiera tedesca e sono stati poi condotti nella giornata di ieri al porto di Salerno, dove hanno ricevuto le prime cure. Le immagini delle operazioni di soccorso e i colloqui avuti ieri durante le operazioni di fotosegnalamento, hanno permesso agli agenti di polizia di carpire e notare particolari inconfondibili che hanno permesso di indirizzare le indagini verso i due scafisti che mostravano a bordo dell’imbarcazione un tenore di viaggio diverso rispetto agli altri migranti.

Proprio nello stesso punto di attracco dove ieri sono stati accolti a terra per lo più migranti originari del Bangladesh, ma anche persone dalla Palestina, dall’Egitto e dalla Siria, oltre ad un minore sempre del Bangladesh, l’imbarcazione ora dovrà restare ferma per 20 giorni.  La Sea Eye non può quindi lasciare il porto. Il provvedimento è stato notificato dalla polizia di Stato, dalla capitaneria di porto e Guardia di Finanza per aver violato il decreto Ong del governo Meloni. Una inosservanza delle regole.  I soccorritori di Sea-Eye sono accusati della ripetuta violazione della nuova legge italiana entrata in vigore nel febbraio 2023. L’Italia ha assegnato il porto di Salerno alla Sea Eye 4, un cambio di rotta perché secondo la legge marittima, Malta sarebbe stata responsabile del coordinamento del soccorso in mare, ma non ha risposto alle richieste della nave di soccorso che ha effettuato tre salvataggi in mare nelle zone  libiche e maltesi , mentre il decreto prevede l’obbligo di chiedere il porto di sbarco all’Italia immediatamente dopo aver effettuato il primo salvataggio, possibilità per i migranti di chiedere asilo direttamente a bordo delle navi straniere e non nel Paese di primo approdo.

“Siamo nuovamente accusati di aver effettuato più di un’operazione di salvataggio scrive con una nota la stessa ong Sea-Eye. Se non lo avessimo fatto, le persone avrebbero perso la vita”, afferma Gorden Isler, presidente di Sea-Eye.

Autore dell'articolo: Barbara Albero