Boulaye Dia non era al Mary Rosy nemmeno per l’allenamento di questa mattina. Assente anche Memo Ochoa. Il portiere messicano sarà a disposizione di Sousa da domani dopo aver assolto ai suoi impegni con la nazionale del suo Paese. Diverso il discorso per il bomber senegalese che è in Francia per motivi personali e che la Salernitana continua ad aspettare senza avere notizie precise circa il suo possibile rientro. Di sicuro, Dia salterà la gara col Torino in programma lunedì prossimo alle ore 18.30 allo Stadio Arechi. Per il match con i piemontesi di Juric, avversari sempre molto ostici nel recente passato, la Salernitana potrebbe presentarsi con Lovato, Gyomber e Pirola in difesa. A sinistra Bradaric, mentre a destra scalpita Mazzocchi. Kastanos potrebbe essere in ballottaggio con l’ex Venezia, ma costituire anche una credibile opzione in prima linea come uno dei due trequartisti alle spalle della punta centrale. Candreva è una certezza in questa posizione, Cabral potrebbe essere riproposto dall’inizio e partire da posizione più avanzata rispetto al match di Lecce in cui fu schierato da esterno a tutta fascia. Botheim ed Ikwuemesi potrebbero contendersi la maglia di prima punta per essere idealmente quel numero nove che manca alla Salernitana nella numerazione stagionale. Per qualcuno quel nove è Dia, per Sousa il senegalese resta in prima istanza un esterno con grandi capacità realizzative. Ma ora Dia non c’è e, al di là di questioni tattiche e non solo, bisognerà fare di necessità virtù. E tra i calciatori a disposizione di Sousa in prima linea c’è anche il ventenne Tchaouna che ha fisico, velocità, qualità e fame. Potrebbe essere una sorpresa durante la stagione e, magari, essere protagonista già col Torino. In mezzo al campo Legowski e Lassana Coulibaly potrebbero giocare ancora insieme. Bohinen potrebbe dare più gemetrie, Martegani quel tocco di sfrontatezza che Sousa dovrà combinare con un maggior ordine tattico. L’argentino nasce trequartista e, dunque, anche lui ha dalla sua quella duttilità che lo rende automaticamente candidabile per più maglie e più ruoli. Ora, però, bisogna trovare la quadra in campo e fuori, presentarsi con una idea di squadra che possa consolidarsi nel tempo per trovare continuità nelle prestazioni e nei risultati. Col Torino sarà un test importante e molto indicativo, prima della seconda sfida interna di fila col Frosinone che potrebbe essere la vera prova del… nove.
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