INCENDIO E MORTE, L’IPOTESI E’ CORTO CIRCUITO

Potrebbe essere stato un corto circuito a causare il rogo nel quale ha perso la vita nella notte tra lunedì e martedì Regina Ceglia. Il corpo ormai privo di vita della 38enne è stato rinvenuto dai vigili del fuoco, intervenuti via Superga a Pagani nella mansarda situata al terzo ed ultimo piano di una palazzina. L’ipotesi del corto circuito resta la più accreditata tra quelle prese in considerazione degli inquirenti che stanno ricostruendo gli attimi precedenti alla tragedia che è costata la vita alla donna, residente a Portici, che era andata a trovare in occasione delle festività i genitori. il papà Salvatore di 69 anni, la mamma Filomena di 66 ed il figlio Gennaro di 42 anni, anche lui nella mansarda al momento dell’incendio, sono stati dimessi nel pomeriggio di ieri dal’ospedale Umberto Primo di Nocera Inferiore dove erano stati ricoverati dopo l’intossicazione dovuta alla densa coltre di fumo che aveva avvolto l’appartamento. Nel pomeriggio di ieri nella casa si è sviluppato un nuovo piccolo focolaio prontamente spento dai pompieri. Dalle testimonianze offerte dai familiari della vittima alla pm del tribunale di Nocera Inferiore, Daria Mafalda Cioncada, poco prima che esplodesse l’inferno dell’incendio sarebbe mancata la luce. Il fratello di Regina si trovava davanti al computer in quel momento e ha avuto appena il tempo di accompagnare i genitori anziani fuori al balcone. Quando è rientrato ormai l’appartamento era completamente avvolta dalle fiamme. Il pm ha ora disposto due perizie. Una sulla struttura, una mansarda tutta in legno. L’altra più specifica riguarderà la cucina la zona da dove sembra essersi propagato l’incendio.

Autore dell'articolo: Marcello Festa