“Lo Stato c’è”: se c’è un’espressione che può essere associata al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, dal 2018 alla guida degli uffici di piazza Amendola fino a ieri quando il consiglio dei ministri ha deciso di affidargli la Prefettura di Bari, è certamente questa con la quale, il massimo rappresentate del Governo in provincia di Salerno ha spesso accompagnato le iniziative attraverso le quali i ha messo la faccia per dare supporto a chiunque al territorio chiedeva un segno di vicinanza. Va via da Salerno il prefetto della disponibilità, l’uomo che ha aperto le porte della Prefettura a tutti senza sminuire l’autorevolezza della sede e del ruolo. Russo ha gestito l’emergenza Covid, diverse operazioni di disinnesco per ordigni bellici , l’ultima delle quali è in programma ad ottobre quando sarà già a Bari, diversi sbarchi di migranti al porto di Salerno mettendo in moto una macchina rodata che ha fatto diventare facile il meccanismo dell’accoglienza dei disperati del mare sulla banchina ad attendere le navi, tra i primi ad arrivare c’è sempre stato il prefetto Francesco Russo, in prima linea anche per la sicurezza in generale. Dei territori con i sindaci invitati a partecipare a riunioni del comitato per l’ordine la sicurezza: impossibile contare quante ne sono state fatte durante il periodo di reggenza di Russo alla prefettura di Salerno . La sicurezza e la salvaguardia dei lavoratori al centro di tantissimi protocolli di intesa, con gli edili, con l’agricoltura, per chi opera nei mezzi di trasporto pubblico e non ultimo quello proprio a favore del porto, che purtroppo non ha fatto in tempo ad evitare l’ultimo tragico incidente sul lavoro. Sul piano umano, non c’è stata occasione nella quale il prefetto non abbia colto l’occasione per rimarcare la sua presenza e integrazione con il territorio. Non era difficile trovarlo tra le Luci d’Artista, allo stadio, vicino si tifosi che hanno potuto contare sul suo ruolo per l’attesa apertura della Curva Nord, o a passeggio sul Lungomare, pronto comunque a dispensare strette di mano e sorrisi Tra le sue iniziative più singolari la campagna sui fondali di Vietri sul Mare, nei pressi degli scogli “I due fratelli“ contro i cacciatori abusivi di datteri. Sembrava destinato, con i suoi 64 anni a chiudere la cartiera a Salerno e molti per l’affetto e la stima che aveva saputo creare lo avevano sperato. Al suo posto arriva a Salerno, Francesco Esposito, 58 anni che dopo aver guidato la Prefettura di Lucca torna nella sua città natale, Salerno. Prima ancora Esposito ha guidato già anche la Prefettura di Belluno, ed è stato Capo Gabinetto a Napoli.
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