In un mondo che va avanti mai perdere di vista l’umanizzazione e la difesa del sistema sanitario pubblico. In questa
direzione va anche l’università, scenario del giuramento di Ippocrate per i neolaureati in medicina e chirurgia che si affacciano al
mondo della professione con spirito di servizio. Lo stesso che ha contraddistinto i premiati durante una delle giornate della Scuola Medica Salernitana. Al presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni D’Angelo sono toccati i saluti iniziali all’interno dell’Aula Magna Vincenzo Buonocore dell’Università degli studi di Salerno: “L’Università è speciale perché ciò che avviene qui dentro è speciale. Ho riconoscenza verso chi lavora in questa facoltà e in questa comunità universitaria”. Il Magnifico Rettore Vincenzo Loia si è rivolto ai giovani medici: “Vorrei dirvi che sarà tutto facile ma non sarà così. Ma non vuol dire che quello che comincerete a fare non sia un percorso che vi darà grandissime soddisfazioni. Affronterete difficoltà inevitabili ma lo fate con la consapevolezza di chi siete e di quel che siete riusciti ad ottenere con gli anni di studio e dedizione. Quel che succede in medicina è qualcosa di incredibile. Oggi è il settore più trainante a livello planetario”. Tra i premiati per la carriera il generale dell’Arma dei Carabinieri Vito Ferrara. Premio alla storia per l’infettivologo Mario Colucci e al giornalismo scientifico ad Antonio Parlati. Presente anche il più giovane medico di famiglia di Italia, dottor Giorgio Pulvirenti, che ha scelto di non “abbandonare” la sua comunità di Acireale e di prestarvi servizio.