Nel contesto della fervente discussione sulla zona industriale di Eboli, Gigi Vicinanza, portavoce della Cisal Metelmeccanici nazionale, si è espresso sull’importante vicenda che la comunità locale deve trovare tra la necessità di regole più rigorose e la valorizzazione delle imprese che scelgono di investire nell’area.
Le preoccupazioni dei residenti sono legittime, e la richiesta di regole più severe mira a prevenire tragedie e a garantire un ambiente sicuro e sano per tutti. Tuttavia, Vicinanza invita a non demonizzare indiscriminatamente le aziende che contribuiscono allo sviluppo dell’area Pip ebolitana.
“La questione è complessa e richiede un approccio bilanciato”, dichiara Vicinanza. “Dobbiamo istituire regole rigorose che salvaguardino la sicurezza e l’ambiente, ma al contempo dobbiamo riconoscere il ruolo positivo delle imprese che investono nella zona Pip di Eboli”.
Il rappresentante sindacale sottolinea che molte aziende sono consapevoli delle loro responsabilità sociali e ambientali e lavorano per integrarsi positivamente nel tessuto sociale locale. Tuttavia, è cruciale, secondo Vicinanza, stabilire standard chiari e meccanismi di controllo efficaci per garantire che tali impegni vengano rispettati.
“La chiave è la responsabilità condivisa”, afferma Vicinanza. “Le imprese devono agire in modo etico, ma anche la comunità deve essere coinvolta nel processo decisionale e in questo aspetto è fondamentale il ruolo dell’amministrazione comunale. Solo collaborando attivamente possiamo sviluppare soluzioni sostenibili che rispondano alle esigenze di tutti”.
Il dibattito sulla zona industriale di Eboli prosegue, ma le parole di Gigi Vicinanza evidenziano la necessità di affrontare la questione con un approccio pragmatico e collaborativo, mirando a un equilibrio tra sicurezza, sviluppo economico e tutela dell’ambiente.