Gli assessorati alla Formazione e al Lavoro della Regione Campania informano che, nell’ambito del programma di sperimentazione di politiche attive (S.P.A), è stato pubblicato oggi sul portale di Italia Lavoro l’avviso “Botteghe di mestiere e dell’innovazione” finalizzato all’attivazione di 934 percorsi di tirocini semestrali di cui ben 539 saranno svolti in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Per “Botteghe di mestiere e dell’innovazione” si intende un raggruppamento in grado di favorire la trasmissione di competenze specialistiche verso le nuove generazioni, il ricambio generazionale, di stimolare la nascita di nuova imprenditoria, i processi di innovazione e di internazionalizzazione, nonché lo sviluppo di reti su base locale.
REGIONE, PUBBLICATO IL BANDO “BOTTEGHE DI MESTIERE E DELL’INNOVAZIONE”
L’avviso è rivolto ai giovani inoccupati/disoccupati, di età compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti, di cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno. La durata del tirocinio è di 6 mesi e possono partecipare anche aziende operanti nell’artigianato digitale. È prevista altresì la mobilità geografica nazionale. Viene riconosciuto un contributo di 250 euro ai soggetti ospitanti e un’indennità di 500 euro ai tirocinanti. “Si tratta di una sperimentazione – osserva l’assessore al lavoro, Sonia Palmeri – che coniuga l’esigenza di trasmettere competenze molto peculiari, proprie degli artigiani con la necessità di creare opportunità di occupazione. Invitiamo le aziende e i giovani campani a cogliere le opportunità offerte dal bando, avvicinandosi a mestieri ad alto valore aggiunto”.
Dello stesso avviso l’assessore alla Formazione Chiara Marciani, che aggiunge: “La sperimentazione di Italia Lavoro è complementare al bando Bottega scuola che la Regione sta per rilanciare anche a valere per il 2016. Un’iniziativa destinata al finanziamento della formazione professionale per l’apprendistato di mestiere all’interno delle botteghe scuola. Anche in questo caso – conclude Marciani – l’obiettivo è quello di riproporre il valore dell’insegnamento dei mestieri tradizionali, creando le condizioni per valorizzare la figura del maestro artigiano, utilizzando magari anche processi produttivi innovativi”