Dopo la sconfitta di Avellino, la quarta di fila, Claudio Lotito ha capito che la situazione in cui si trova la Salernitana è a dir poco complicata. Penultima in classifica, capace di segnare un solo gol nelle ultime quattro gare, la squadra granata avrebbe bisogno di una sterzata. Il patron ha contattato Leonardo Menichini, il tecnico congedato senza troppi riguardi dopo la promozione in serie B, per sondarne gli umori. Il trainer toscano è sotto contratto e, dunque, resta il primo candidato alla sostituzione di Vincenzo Torrente nel caso in cui Lotito dovesse decidere di non attendere ancora. L’attesa non giova al malato, si sa, eppure la società ha scelto di prendere tempo già durante la sosta post natalizia. Dopo la sconfitta di Como, infatti, si è cercato di correre ai ripari consegnando al trainer di Cetara alcuni rinforzi, spostando l’attenzione dalla posizione di Torrente al mercato. Più che una fiducia convinta all’ex del Bari, l’impressione è stata che si sia provato a dargli un’ultima chance consegnandogli qualche rinforzo nella speranza che ciò potesse bastare per invertire la rotta. Al di là delle eventuali responsabilità da ascrivere a Torrente, va detto che il suo rapporto con la Salernitana non è nato sotto buoni auspici. Il semplice fatto che il trainer di Cetara non abbia portato il suo staff ed abbia accettato troppe scelte di mercato che non rispondevano alle sue esigenze fa capire quanto fosse fin dall’inizio in bilico. Torrente è un allenatore in confusione, che sa di essere al capolinea e che continua a compiere scelte figlie di questo stato di cose. Aveva in mente un calcio che non si è mai visto e che ha ormai riposto nel cassetto, scegliendo un modulo che sa tanto di ibrido e che si basa sull’estro di alcuni singoli. Gabionetta e Zito sono giocatori che hanno proprio nella capacità di inventare dal nulla una delle loro caratteristiche ed infatti Torrente si è affidato sempre al brasiliano e sabato scorso ha tolto l’ex irpino solo quando s’è reso conto che aveva esaurito completamente le energie. Menichini è stato allertato, Torrente resta in bilico ed all’orizzonte c’è già un altro impegno di campionato. Venerdì sera arriverà il lanciatissimo Brescia all’Arechi e la Salernitana dovrà fare assolutamente risultato. Ecco perchè al gruppo serve un segnale forte. Lotito è sceso in campo, ma la decisione definitiva resta congelata. Questione di ore o di giorni. La Salernitana deve uscire dall’equivoco e scegliere come e con chi andare a caccia della salvezza.
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