Una telefonata ti allunga la vita, nella speranza che non prolunghi solo l’agonia. Torrente resta in sella dopo una serie di consultazioni tra i patron e la conferma del tecnico è anche una vittoria di Fabiani, che sarebbe stato ridimensionato nelle sue funzioni da un ritorno di Menichini. Il trainer toscano aveva dato la sua disponibilità a Lotito, ma aveva pure mosso rilievi al patron e chiesto garanzie sul mercato ma anche sulla gestione della squadra. Dopo una lunga giornata di riflessione, Lotito ha deciso di andare avanti con Torrente. Non sarebbe neanche corretto nei riguardi del trainer di Cetara dire che si tratti di una fiducia a termine. Impossibile ed ingiusto pretendere che la gara col Brescia, che è ormai già alle porte, possa rappresentare una prova di appello per lui dal momento che la squadra di Boscaglia è un osso durissimo e reduce dalla vittoria sul Cesena grazie alla quale ha rinsaldato la sua posizione in zona playoff. E se venerdì la Salernitana dovesse vincere, come tutti si augurano, per poi perdere a La Spezia non si correrebbe il rischio di essere al punto di partenza con un allenatore sulla graticola ed una società chiamata ancora a sfogliare la margherita, senza, però, si badi bene, potersi più giocare il jolly del mercato che chiuderà proprio il primo febbraio, quando i granata saranno impegnati al Picco? Insomma, come già altre volte è accaduto, la Salernitana ha deciso di non decidere, prendendo tempo, rimandando il problema ed esponendo ad ulteriori pressioni Torrente che, immaginiamo, non potrà preparare con la dovuta serenità la gara di venerdì sera. Già depotenziato all’atto del suo insediamento, quando gli fu imposto uno staff di collaboratori scelti dalla società, poi poco assecondato nel suo progetto tecnico con un mercato estivo ben lontano dalle sue aspettative e dalle sue richieste, peraltro non certo onerose, Torrente è stato messo nelle peggiori condizioni possibili per poter lavorare tanto che si è arrivati al punto che, vuoi per gli infortuni vuoi per le lacune croniche della rosa, ha dovuto accantonare il suo 4-3-3. Magari lo rispolvererà contro il Brescia come scialuppa di salvataggio per non fallire l’approdo verso l’ultima spiaggia. Ci si augura che la Salernitana possa invertire la rotta, ma la società ha ancora una volta agito con poca incisività. Dopo la sconfitta di Como ci sarebbe stato bisogno di una presa di posizione forte, ma così non è stato perchè i fatti, cioè la sconfitta di Avellino, degli ultimi giorni hanno rimesso tutto in discussione. Lotito pensa ad un blitz in città prima della partita per tastare il polso alla squadra e a Torrente. Chissà se questo servirà da solo a segnare una svolta. Di certo, a prescindere dal destino del tecnico di Cetara, palesemente ed ingenerosamente legato alla gara col Brescia, alla Salernitana serviranno altri rinforzi di qualità. Per centrare la salvezza è questa la via obbligata.
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