La classifica è quella che è. La Salernitana è in un vicolo stretto che potrebbe diventare cieco, qualora al prossimo bivio sbagliasse ancora direzione. C’è scritto “vincere” sul cartello stradale che porta ad Udine e, certo, per quanto complicata, la cosa sarebbe sensata, buona e giusta. La Salernitana ha vinto solo due volte quest’anno, contro Lazio in casa e a Verona. L’aria del profondo nord potrebbe riportare alla mente dei granata sensazioni positive e chissà magari ispirare un gruppo che nelle ultime partite interne è apparso spaesato e in confusione e, soprattutto, che ha abbassato la testa dopo il gol del vantaggio del Monza senza nemmeno abbozzare una reazione. Oggi al Friuli che ora è ribattezzato Bluenergy Stadium la Salernitana sarà chiamata a ritrovare quella energia e quello smalto che ha perso da molto tempo. Il precedente del 2022 è di buon auspicio, ma le premesse sono ben diverse e toccherà a Liverani ed ai suoi tirar fuori quello che finora è rimasto sepolto sotto cumuli di polveri e polemiche. Senza la guida forte del presidente Iervolino, che da settimane preferisce delegare, senza il riferimento di Walter Sabatini, che vorrebbe ma non può andare oltre limiti fisici del momento, la Salernitana si ritrova pure senza difesa o quasi. Pierozzi e Pirola, ossia i giovani più affidabili, sono fuori causa e non da ora, Gyomber sta recuperando ma vede il traguardo ancora lontano, in più Fazio è di nuovo out dopo aver fatto intravedere già durante la passata settimana segnali incoraggianti in ottica recupero, e Boateng sta pagando l’inevitabile dazio alla lunga inattività. Manolas, Pasalidis e Pellegrino gli unici centrali rimasti a Liverani che dovrà decidere se buttarli tutti dentro o tener fuori uno per eventuali cambi in corso d’opera. Al gruppo è stato aggregato il 2005 Tommaso Ferrari, prelevato a gennaio dall’Ostiamare per rinforzare la Primavera di Boccolini. Si tratta di un terzino sinistro, in realtà, per cui la falla al centro resta tale. Se vale l’assunto per cui contino più dei moduli atteggiamento e carattere, oggi la Salernitana avrebbe l’occasione per confermarlo. Liverani sa che vincere sarebbe molto importante, ma l’Udinese ha lo stesso obiettivo. Partita difficile e spigolosa, in cui tattica, fisico e nervi potrebbero finire nel frullatore e dare vita ad un cocktail in cui la giocata del singolo potrebbe essere l’ingrediente decisivo.
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