I tifosi si mobilitano, cercano prove di intesa per serrare le fila in funzione della missione salvezza. La Salernitana si trova con le spalle al muro, chiusa all’angolo da una serie di circostanze negative e di errori commessi in questi mesi di gestione superficiale e confusionaria, e per uscirne ha bisogno ancora una volta dei suoi tifosi. Come in ogni annata caratterizzata da stenti e sofferenze, toccherà al pubblico dell’Arechi scendere in campo accanto alla squadra per trascinarla e darle la carica. La gara di domani con il Brescia è l’ultima chance che la società ha dato a Torrente ma anche a se stessa. Se domani sera le cose dovessero andare male, infatti, prima e più del lavoro del tecnico sarebbe bocciata la strategia fin qui seguita dalla società che sta smontando e ricomponendo la rosa di cui in estate andava fiera e che si è rivelata inadatta a reggere l’urto di un campionato durissimo quale quello cadetto. Una rosa che avrebbe dovuto corrispondere ai desideri del suo allenatore che aveva in menta di praticare il 4-3-3, ma che ha dovuto sterzare su altre soluzioni tattiche per motivi ben noti. Domani sera, però, Torrente tornerà al passato, riproporrà il 4-3-3 per giocarsi con la sua testa e le sue armi la prova d’appello che Lotito gli ha concesso prima di un eventuale ribaltone. Sarà una notte da dentro o fuori e ci sarà bisogno di un approccio feroce alla gara da parte di un gruppo che fatica a farsi valere proprio sotto l’aspetto caratteriale, disorientato dalle voci sul futuro del tecnico e dagli spifferi di mercato, ma che domani dovrà tirare fuori tutto quello che ha per dare un segnale ed invertire una rotta che, ad oggi, porta verso la Legapro. Torrente torna al 4-3-3, dunque, e probabilmente lancerà nella mischia dal primo minuto il canguro Oikonomidis nel tridente sperando che il suo entusiasmo rivitalizzi anche Gabionetta e Coda. Dalle prove di stamattina, svoltesi al Volpe e non più all’Arechi, è emersa la volontà di Torrente di confermare lo stesso trio mediano. Odjer e Zito saranno riproposti da interni. Chiavi del gioco nelle mani di Ronaldo, le cui verticalizzazioni potrebbero ancor di più avvalorare la scelta di Torrente di schierare due esterni d’attacco nella speranza che si rivelino frecce acuminate in grado di affondare nella difesa delle rondinelle. Occhio, però, alla velocità degli esterni di Boscaglia che su entrambe le fasce filano via che è un piacere. Per questo sarà fondamentale non scoprirsi e, soprattutto, non sbagliare nulla in retroguardia dove Torrente si aggrappa al totem Bernardini, ripresentato in campo dopo più di un mese d’assenza in cui la Salernitana ha sempre perso subendo sette gol in quattro partite. Accanto a lui Empereur, preferito a Trevisan. Spicca, restando in tema di centrali, l’esclusione di Tuia dai 20 convocati. A sinistra toccherà a Franco, mentre a destra avanza Ceccarelli che ha sopravanzato Colombo. L’ultimo arrivato ha rotto il ghiaccio al Partenio dopo sette mesi senza campo ed ha nelle corde una maggiore tenuta in fase difensiva. Queste le scelte di Torrente alla vigilia di una gara che sa di svolta a prescindere. Domani sera si saprà verso quale direzione.
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