CANTIERE IN TANGENZIALE A MARICONDA, TRAFFICO IN TILT. MATTINATA DI CAOS –

La chiusura della rampa della tangenziale in direzione Litoranea Stadio Parco Arbostella sul viadotto di sovrappasso allo svincolo di Mariconda, ha provocato disagi a cascata su tutta la viabilità principale di Via delle Calabrie andata completamente in tilt.

Tante segnalazioni, tanta rabbia per la cattiva organizzazione del cantiere alla quale va aggiunta purtroppo ancora una volta l’assenza di una tempestiva comunicazione. Neanche da Palazzo di città come ha chiarito telefonicamente  l’assessore comunale alla viabilità Rocco Galdi sono giunte comunicazioni da parte di Anas per predisporre non solo una segnaletica ma anche per organizzare assistenza  alla viabilita’ della Polizia Municipale che stamani è giunta sul posto solo a seguito di numerose segnalazioni di traffico.

L’intervento si inserisce nell’ambito dei lavori di manutenzione realizzati lungo il viadotto di sovrappasso alla strada comunale via Marchiafava, che  hanno riguardato ripristini strutturali, sostituzione dei giunti di dilatazione, rifacimento dell’impermeabilizzazione e di parte della pavimentazione, risanamento corticale puntuale in corrispondenza delle porzioni ammalorate per il distacco superficiale dello strato di copriferro e ripristino della funzionalità delle barriere marginali esistenti.

Anche in questo caso è stato necessario bloccare la circolazione,  per consentire agli operai di lavorare in sicurezza. Sta di fatto comunque che le ripercussioni ripercussioni sul traffico si sono fatte sentire. E per i prossimi giorni soprattutto nelle ore di punta si prevedono ancora disagi per tempi di lavori non dichiarati e ben definiti.

Non è la prima volta che un cantiere sulla tangenziale provoca il caos. Anche sui social proteste a non finire, con automobilisti costretti a restare in auto per chilometri in tangenziale in direzione sud già da Pastena o a compiere inversioni di marcia in via delle Calabrie , così come in via Mauri o in via Oscar Arnulfo Romero all’uscita di Mariconda, con difficoltà anche per raggiungere l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

 

 

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero