Il Direttore Sanitario dell’ospedale di Vallo della Lucania – dr. De Vita – riorganizza i servizi chiudendo 24 posti letto. Nello specifico riduce di 9 posti letto la Chirurgia Generale che passano da 25 a 16, di 7 l’Oculistica che passano da 10 a 3, di 2 l’Otorinolaringoiatria che passano da 5 a 3 e di 6 la Neurochirurgia che passano da 15 a 9 e come se non bastasse ha previsto anche l’accorpamento delle strutture di Oculistica e di Otorinolaringoiatria presso Neurochirurgia. Una riorganizzazione che va in contrasto con le strategie aziendali che, con il redigendo piano di programmazione aziendale, non solo vedono confermate le strutture ma con dotazioni di posti letto definiti rispettivamente per Otorinolaringoiatria con 10 posti, di Oculistica con 10 posti, di Neurochirurgia con 16 e di Chirurgia con 25 dichiarano i Coordinatori Area Centro Sud e Centro Nord per la CISL FP rispettivamente – Lorenzo Conte e Andrea Pastore-. Secondo il direttore le motivazioni di tali scelte sono obbligate dal fatto che al presidio San Luca vi è una carenza di 45 unità infermieristiche e 30 OSS che sembrerebbe aver richiesto ai vertici di via Nizza. Appare evidente che il direttore sanitario sia rimasto fermo rispetto ad una azienda che sta cambiando, incalzano i due coordinatori poiché i numeri non sembrerebbero corrispondere alla realtà ed infatti non è pervenuta nessuna informativa da poter approfondire al fine di trovare possibili soluzioni che non incidessero sulla riduzione di posti letto ed attività prestazionali in un territorio considerato tra le aree disagiate del salernitano. Siamo convinti che purtroppo si manifesta un difetto di informazione poiché o è assente il confronto tra direzione strategica e direzione sanitaria del presidio ovvero poiché i numeri forniti dall’una e dall’altra parte non coincidono, somigliano ad una estrazione del lotto – incalzano – Conte e Pastore- Purtroppo tutto ciò mostra un atteggiamento contrastante con le dichiarazioni della Direzione Sanitaria di Via Nizza, come rappresentata a più riprese alle organizzazioni sindacali e alle parti sociali durante la presentazione dell’atto aziendale e sugli approfondimenti intervenuti sulla definizione del piano triennale del fabbisogno di personale. Siamo fortemente preoccupati per la riduzione delle attività che costringerà la popolazione del Vallo a doversi recare altrove per ricevere cura oppure rinunciare alle prestazioni necessarie, consapevoli che ad andare via forse sarebbe soltanto chi non perde occasione di dimostrare di non essere all’altezza di interpretare la necessità dei profondi cambiamenti che il servizio sanitario deve affrontare per dare risposte concrete alle esigenze delle comunità di riferimento. Pertanto, ci troviamo costretti ancora una volta a chiedere un autorevole intervento da parte della dirigenza dell’ASL Salerno consapevoli che le cose non possono cambiare se continuiamo a fare le stesse, con l’aggravante che si possa ipotizzare di riorganizzare i servizi con gli stessi individui che hanno concorso allo smantellamento del sistema concludono i dirigenti della CISL FP di Salerno.
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