Li chiama facinorosi, perché non possono essere definiti tifosi: così il questore di Salerno Giancarlo Conticchio definisce gli autori degli scontri davanti allo stadio Arechi nel prepartita tra Salernitana e Fiorentina, domenica
scorsa. Una partita tenuta sotto attenzione da parte delle forze dell’ordine che, in virtù di scontri già avvenuti a Firenze, temevano che potesse riesplodere la rivalità tra le tifoserie, tanto da aver predisposto un apposito piano d’ordine e incrementato la presenza sia di forze dell’ordine che di Stewart. È questo, secondo il questore di Salerno, il motivo per il quale si è riusciti ad evitare l’assalto ai tifosi viola da parte del gruppo di 200 persone tra le quali, grazie ai filmati di videosorveglianza registrati sempre dalle forze dell’ordine, è stato possibile
fermare e identificare, non in flagranza, quattro di quelli che hanno preso parte agli scontri. Dovranno rispondere di resistenza al pubblico ufficiale ma anche lancio di oggetti contundenti e possesso di armi pericolose come bombe carta e fumogeni. Durante gli scontri sono rimasti feriti 15 agenti delle forze dell’ordine, 12 provenivano dal reparto della Mobile di Napoli, uno è un dirigente salernitano che si è visto esplodere una bomba carta a pochi passi da lui. La questura ha diffuso le immagini di un anfibio distrutto dall’esplosione e di scottature sulle divise a testimonianza della pericolosità degli scontri.
Le indagini proseguono, come hanno raccontato oggi sia il questore Conticchio che il capo della procura di Salerno, Giuseppe Borrelli che ha espresso un elogio alle forze dell’ordine per il lavoro svolto. I tifosi fermati sono tutti salernitani tra i 26 e 47 anni, due hanno già precedenti e Daspo. Indagini in corso anche sulla presenza di un gruppo di nazionalità rumena. Parlando delle prossime partite della Salernitana, il questore di Salerno non ha escluso che si possa arrivare a vietare la trasferta ai tifosi granata.