Tra domani e venerdì potrebbe arrivare l’amaro quanto ineludibile verdetto. La Salernitana sa che è solo una questione di tempo, ma la prospettiva di retrocedere con largo anticipo rispetto alla fine del campionato porta con sé una sensazione non certo piacevole.
Potrebbe essere anche un sollievo se vista da un altro punto di vista e cioè qualora Danilo Iervolino aspettasse il crisma dell’ufficialità del disastro confezionato in collaborazione con tanti attori e comparse del variegato mondo granata per poter rompere gli indugi e quel chiassoso silenzio che si è imposto dopo aver parlato in rapida successione a tre quotidiani nazionali, scrupolosamente selezionati per raggiungere un determinato pubblico.
Occorre che il patron torni a parlare alla città, alla tifoseria, alla stampa salernitana perché solo così si potrà fare un primo passo senza mettere subito il piede in fallo prima ancora di ricominciare. Sempre che trovino conferme le notizie veicolate in questi ultimi giorni da chi gli sta intorno circa la volontà di restare al timone della Salernitana.
Non si sa se per scelta o per mancanza di offerte, in verità, ma anche questo punto potrebbe essere facilmente superato nel caso in cui Iervolino dovesse mandare segnali forti e chiari. Primo fra tutti la nomina di un dirigente forte, autorevole, capace di mettere ordine nel guazzabuglio che è stato messo in scena quest’anno.
Venerdì si gioca una partita che conterà tantissimo per il Frosinone, ma che avrebbe due motivi di interesse anche per la Salernitana. I granata devono provare a superare i 18 punti del Pescara, peggior punteggio nella storia della massima serie da quando ci sono venti squadre e la vittoria vale tre punti. Inoltre, in ottica serie B, alla Salernitana converrebbe per ragioni pratiche – ossia l’entità del famoso paracadute – che retrocedesse il Frosinone anziché, per esempio, il Sassuolo o l’Udinese.
La squadra di Colantuono dovrà trovare dentro di sé motivazioni e stimoli, anche se il confronto con una squadra che è in piena corsa per salvarsi appare sotto questo aspetto improbo. Mancheranno all’appello Kastanos, Maggiore, Boateng, Gyomber, oltre allo squalificato Candreva, mentre Pirola e Manolas potrebbero essere disponibili. Dopo il turno di stop, si candida per una maglia da titolare Coulibaly.