Cori contro i calciatori, striscioni per richiamare alle sue responsabilità il presidente Iervolino: per la gara di ieri con l’Atalanta, che ha offerto un’immagine desolata e deprimente di un Arechi vuoto come poche altre volte, la Curva Sud ha scelto di riportare nero su bianco le parole del patron granata a proposito del centro sportivo, dello stadio, della classifica prestigiosa, del mercato e del progetto di rendere Salerno una sport city. Nessun insulto, nessuna minaccia, nessun coro nei confronti del patron, invitato semplicemente a leggere le sue stesse parole, quelle con cui aveva fatto sognare la Curva e tutta la città. Iervolino non c’era, sicuramente avrà visto e magari sarà stato informato anche della situazione di totale anarchia che regna all’interno della Salernitana, dove ognuno decide per sé e dove non comanda nessuno. Chi invoca piazza pulita, in fondo, chiede semplicemente il ripristino di una situazione che assicuri decoro e dignità, attraverso ordine e regole, in ogni aspetto della vita del club. E per questo servirebbe inserire figure forti ed autorevoli nelle posizioni apicali del management. E’ quello a cui sta pensando Iervolino? Forse. Il patron continua a sfogliare la margherita, consapevole del fatto che ripartire dalla B significherà fare scelte importanti e dover dare anche risposte concrete ad una piazza che ha accettato con grande compostezza l’indegno campionato che la squadra ha disputato, ma che non vorrà assistere ad un bis l’anno prossimo. Gli impegni finanziari da assumersi per una stagione difficile sono ben noti, ma c’è il mercato che può venire in soccorso. Loum Tchaouna anche ieri ha dimostrato di avere qualità importanti per un 2003. Al suo quarto gol in campionato, il francese è sulla bocca di tanti operatori di mercato e, magari, potrebbe essere la cessione pesante che dia ossigeno alle casse sociali. Ha sbloccato la partita su assist di Vignato, poi, dopo la reazione orobica nella ripresa con le reti di Scamacca e di Koopmeiners, ha avuto ancora nel finale la forza di puntare la difesa di Gasp e di sfiorare la doppietta. Nella serata dell’esordio in A per Sfait quella di Tchaouna è stata l’unica luce accesa in casa granata. Per il resto regna il mistero più fitto.
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