Porta la firma dei referenti salernitani di Rifondazione Comunista, Loredana Marino e Franco Musumeci il comunicato con una serie di proposte per fermare la strage di lavoratori dopo la tragedia di Casteldaccia in provincia di Palermo con la morte di 5 persone. Ecco il testo: “Ancora una volta, con una cadenza impressionante e insopportabile, dobbiamo contare i nostri morti sul lavoro. Una strage che dice della condizione del lavoro, delle responsabilità della politica, di centrodestra e centrosinistra, che in nome della centralità del mercato e del profitto, delle imprese, ha progressivamente smantellato le tutele del lavoro, allargando la precarietà e incentivato il sistema degli appalti e subappalti anche nel settore pubblico. Sono cinque gli operai morti nell’incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia, nel Palermitano, gli operai, sette in tutto, erano impegnati in alcuni lavori di manutenzione di un impianto di sollevamento delle acque fognarie per conto dell’Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo. Stavano facendo manutenzione alla rete fognaria in un ambiente con un’alta concentrazione di gas tossico, eppure nessuno indossava dispositivi di protezione. Ennesima inaccettabile strage, non c’è altra via che la lotta per riconquistare i diritti che progressivamente ci sono stati tolti, non c’è altra via che l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e il rafforzamento del sistema pubblico di controllo. Va ripresa immediatamente la campagna per la legge di iniziativa popolare per l’omicidio sul lavoro, imponendo al parlamento che se ne discuta senza esitazioni così come deve essere discussa, nei tempi previsti per legge, immediatamente la legge per il salario minimo di 10 euro all’ ora che è stata depositata con 70.000 firme di cittadine e cittadini. Ricordiamo che la proposta di legge di Rifondazione Comunista prevede di introdurre un salario minimo di 10 euro, con adeguamento automatico all’inflazione per evitare che sia eroso in breve tempo e soprattutto che sia a carico delle imprese”.