STUDENTI IN AULA BUNKER SIMULANO PROCESSO PENALE CON MAGISTRATI E POLIZIA POSTALE –

Simulare un processo per evitare un processo vero, imparare e riflettere sui comportamenti legati alla la diffamazione sul web e il cyberbullismo e ad un uso consapevole della rete.

Proprio come in un film è partito il ciak questa mattina nell’aula bunker del Carcere di Fuorni dove gli studenti di tre istituti scolastici di Salerno I.C. “Monterisi”, “Rita Levi Montalcini” e “Giovanni Paolo II” di Salerno sono stati i protagonisti della giornata impersonando le parti di un processo. Organizzata dall’Associazione Nazionale Magistrati – Distretto di Salerno, in collaborazione con la Polizia Postale e l’Ente Autonomo Giffoni Experience è stato simulato stamani un processo penale nell’ambito dell’iniziativa “Una rete di sicurezza” V Plus.

Tra i banchi il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati – Distretto di Salerno, Maria Zambrano, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, il Pubblico Ministero, LuciaVivaldi e il Giudice Valeria Campanile, l’avvocato Francesco Rizzo, il managing director di Giffoni Jacopo Gubitosi e il Presidente Pietro Rinaldi, il Dirigente del COSC Campania Basilicata Molise, Gianluca Boiano, il responsabile della S.O.S.C. Polizia Postale di Salerno, Roberta Manzo.

E’ la diffusione di immagini intime di una minorenne agganciata da un uomo in rete con una falsa identità il caso simulato in aula con lo scopo di aumentare la conoscenza degli studenti, oggi gravemente a rischio per la facilità con cui i social network consentono, anche ai minori, di veicolare foto e video spesso molto compromettenti.

 

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero