Chiusura di stagione amara per la Rari Nantes Salerno che, perde gara 2 alla “Vitale” contro la Vis Nova Roma e, dopo cinque campionati in massima serie, retrocede in A2.
I finali di partita erano stati il tallone d’Achille della Roma Vis Nova in regular season con la squadra di Alessandro Calcaterra che aveva visto svanire un cospicuo bottino di punti nell’ultimo quarto. Ma i giovani imparano in fretta, specie quando hanno voglia di lavorare in allenamento: e così la salvezza dei capitolini matura proprio grazie a un finale in crescendo, un 3-0 negli ultimi 8’ che ammutolisce la Simone Vitale e condanna la Check Up Rari Nantes Salerno alla retrocessione in A2 dopo 5 stagioni nel massimo campionato, due delle quali (2021 e 2022) vissute tra il 7° e l’8° posto, a ridosso dei playoff. Già l’anno scorso, invece, i salernitani erano stati costretti alla finale playout, vinta allora contro l’Anzio Waterpolis: stavolta l’impresa non s’è ripetuta. Dopo aver sprecato troppo in zona gol nei primi tre quarti, nell’ultimo il team di Christian Presciutti – oggi penalizzato dalla pesante assenza dell’infortunato Bertoli – ha commesso alcune ingenuità fatali, difendendo con poca attenzione e un pizzico di supponenza contro un avversario più cattivo, determinato e dinamico nei movimenti davanti a Vassallo, di gran lunga il migliore dei suoi. Fondamentale Correggia per la salvezza del team di Calcaterra, il portiere condivide il premio di ideale MVP con Narciso – spina nel fianco della difesa campana – e Antonucci, decisivo nell’ultimo parziale.
La partita è vissuta con tensione dalle due squadre, che concedono poco allo spettacolo e badano soprattutto a non concedere spazi per le ripartenze agli avversari: pochi i passaggi azzardati, molti i tiri scontati nei primi 16’. Anche su uomo in più le due formazioni non brillano, anche perché Vassallo e Correggia confermano di attraversare un buono stato di forma. La Roma Vis Nova in avvio è più precisa e riesce a scappare sul 3-1 con Checchini, l’eroe di gara 1, che si fa parare un rigore da Vassallo ma poi ribadisce in rete il pallone. La Rari Nantes Salerno viene scossa da Michele Luongo, avvia la rimonta e si porta in vantaggio nel secondo quarto con Fortunato (4-3). La squadra resta in bilico nella sua fase centrale, tante le occasioni in superiorità non sfruttate dalle due squadre che si alternano nel ruolo della lepre senza mei trovare il punto del +2: Narciso dà molto fastidio alla difesa salernitana, sia nel guadagnare falli che nel finalizzare gli assist dei compagni (3 le reti del centroboa), mentre dall’altra parte pesano le giocate di Goreta, che però commette anche molti errori, tra tiri falliti e palle perse. Un bel destro di Parrilli mette davanti la Rari Nantes Salerno alla fine del terzo quarto (8-7), ma nell’ultimo quarto Antonucci trova il pari con una rapida conclusione in entrata. Il pallone pesa e nei minuti finali sono i giovani di Calcaterra a mostrare più sangue freddo.
Tra il 26’ e il 28’ Correggia salva la Vis Nova su una bella beduina di Pica, poi dopo una parata di Vassallo i campani recuperano palla e si guadagnano una doppia superiorità, che però si conclude con la traversa di Goreta. Come se non bastasse, sulla ribaltamento di fronte la Vis Nova torna avanti con la rete in transizione di Ciotti per il 9-8: troppo passivo Michele Luongo in difesa, l’esterno romano attacca deciso la linea dei 2 metri in verticale e insacca facilmente sul preciso assist lungo di De Robertis. È la giocata che fotografa la partita e forse la serie.
Mancano 3’16’’, c’è tempo per recuperare, ma la Rari Nantes Salerno perde lucidità e calma. La squadra di Presciutti fallisce un altro uomo in più e a 1’44’’ dal gong incassa il colpo del k.o: a rifilarglielo è il capitano dei capitolini, Antonucci, con un perfetto diagonale al termine della migliore azione su uomo in più della squadra di Calcaterra. Teoricamente la squadra di casa avrebbe il tempo di rimontare, ma un controfallo di Pica dimezza le chance dei campani, imprecisi anche nell’ultima azione, quella della disperazione, giocata con Vassallo in attacco. Allo scadere la Roma Vis Nova esulta e si vive qualche attimo di tensione tra gli ospiti da una parte e il pubblico e alcuni giocatori salernitani dall’altra. Ma tutto rientra. La Roma Vis Nova resta in A1, un giusto premio alla crescita avuta dalla squadra del presidente Marco Ferraro, a cui va il merito di aver creduto in Calcaterra quando la squadra era in A2 e di aver bilanciato il roster con giocatori di valore ed esperienza come Viskovic e Di Rocco, oltre a Correggia. La salvezza è una bella rivincita anche per Roberto Tofani, oggi secondo di Calcaterra, retrocesso un anno fa con l’Anzio Waterpolis. La Rari Nantes Salerno saluta invece il massimo campionato dopo 5 stagioni: tra l’impegno del presidente Enrico Gallozzi e un settore giovanile di buon livello, però, i giallorossi hanno le possibilità di progettare un immediato rientro in A1.
CHECK UP RN SALERNO-ROMA VIS NOVA 8-10 (1-3, 5-3, 2-1, 0-3)
Check-up Rari Nantes Salerno: Vassallo, M. Luongo 2, Fortunato 1, Sanges, Parrilli 1, Gallozzi 1, I. Vrbnjak, Gallo, D. Presciutti, Siani, Goreta 3, Pica, De Pascale, Barela. All. C. Presciutti
Roma Vis Nova: Correggia, Ciotti 1, Poli 1, Strkalj, Checchini 1, S. Russo, De Robertis, Agnolet, Viskovic, Narciso 3, Di Rocco 2, Antonucci 2, Rubini. All. A. Calcaterra
Arbitri: Pinato e D. Bianco
Note: sup. num. RN Salerno 5/14, Roma Vis Nova 5/14. Rigori: Roma Vis Nova 0/1. Usciti 3 f. D. Presciutti e Poli nel IV quarto.