Ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie la Givova Scafati per avere la meglio in trasferta di una rimaneggiata Lighthouse Conad Trapani, che ha venduto cara la pelle, tenendo vivo l’incontro fino a all’ultima azione di gioco. E’ stata più combattuta del previsto la sfida del PalaIlio, dove è andato in scena l’anticipo della quarta giornata di ritorno del campionato di serie A2, conclusosi con il successo dei gialloblù, che hanno incamerato i due punti in palio e così conservato la leadership solitaria del girone ovest, allo stesso tempo sfatando il tabù della diretta televisiva, che nella prima occasione al PalaMangano (contro Moncada Agrigento) non si era rivelata fortunata. La formazione scafatese ha avuto il merito di non aver mai mollato mai la presa e di aver saputo piazzare l’allungo decisivo nell’ultimo periodo, approfittando della stanchezza dei locali e della panchina più lunga.
Le novità della partita sono le presenze in campo di Spizzichini e Ammannato tra i titolari, al posto di Loschi e Simmons, quest’ultimo vittima di un leggero infortunio alla vigilia della trasferta e tenuto a riposo precauzionale. Tra i locali, invece, sono addirittura tre gli uomini a mancare, di cui due titolari: Filloy, Griffin e Ganeto, tutti infortunati. Di conseguenza, coach Ducarello deve fare di necessità virtù e affidarsi ai giovani del vivaio.
Tanti errori da una parte e dall’altra caratterizzano le prime fasi della sfida che, per due minuti e mezzo fanno registrare un solo canestro, quello di Mayo, che tiene fermo il punteggio sullo 0-2. Poi però la squadra ospite si sblocca ed inizia a trovare la via del canestro con una certa continuità (2-8 a 6’07’’), tale da costringere coach Ducarello a chiamare il primo time-out della sfida. La risposta è affidata alle mani di Renzi, che, con caparbietà, insieme a Tommasini, riesce ad azzerare il gap (8-8 a 4’13’’), costringendo coach Perdichizzi ad effettuare le prime sostituzioni (dentro Rezzano e Loschi) e ad interrompere il gioco. Il primo vantaggio trapanese della sfida porta invece la firma di Chessa, che, con due liberi, porta i suoi sul 10-8 a 3’44’’, prima di cedere il passo ai gialloblù, che riescono a terminare in vantaggio 14-17 la prima frazione.
Il numero ridotto della rosa non ferma l’agonismo e la combattività dei locali, che giocano a testa alta, difendono forte e sfruttano al massimo le qualità offensive di Mays. La zona imbastita da coach Ducarello viene punita da quattro triple di fila di Loschi, Mayo e Rezzano, che permettono alla Givova di guidare le ostilità (27-31 a 5’13’’). Ma il fromboliere Mays fa pentole e coperchi dall’arco, il lungo Renzi domina nel pitturato e così Trapani mantiene il naso avanti (34-33 a 2’45’’; 36-35 a 2’01’’), restando in partita fino all’intervallo (36-37).
Cambia il canestro di attacco, ma non l’andazzo della gara, che resta in mano ai padroni di casa. Chessa, Tommasini e Mays fanno il bello ed il cattivo tempo, conservano ed aumentano il proprio vantaggio (42-39 a 8’23’’; 47-43 a 5’30’’; 50-45 a 3’54’’), punendo la difesa ospite. I locali ne approfittano e aumentano il proprio vantaggio (53-47 a 2’43’’), chiudendo avanti la terza frazione 55-52.
Baldassarre e Mayo, con due triple, lanciano alla riscossa la squadra ospite (55-58 a 8’42’’), e, aiutati da Portannese (protagonista di una prova di grande grinta e carattere), sopperiscono ai centri impossibili di Viglianisi e Chessa e costringono coach Ducarello al time-out sul 61-62 a 5’12’’. La stanchezza abbassa il livello di attenzione e di grinta dei locali. I campani ne approfittano e si riprendono la testa della contesa (63-69 a 3’27’’), conservandola fino alla fine, nonostante i cinque punti consecutivi di Tommasini (71-72 a 1’38’’) ed il ricorso al fallo sistematico nelle ultime battute di gioco, che precedono il suono dell’ultima sirena sul 74-77.
Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «Sapevamo che Trapani avrebbe giocato con tre giocatori in meno. Questo ci preoccupava, perché conosciamo anche il cuore dei granata e l’abilità di coach Ducarello nel toccare questo genere di corde. I miei complimenti vanno proprio ai nostri avversari, che sono riusciti a condurci nel finale a giocare la sfida fino all’ultimo possesso, con la concreta possibilità di portare la gara a casa per entrambe le formazioni in campo. L’atipicità sfoderata da Trapani e la difesa a zona ci hanno messo in difficoltà, ma abbiamo certamente subito anche l’assenza di Simmons: naturalmente, però, davanti ai problemi manifesti di Trapani non possiamo essere noi a lamentarci delle defezioni. E’ stata una partita di grande sofferenza e alla fine sono stati i possessi conclusivi a risultare decisivi. Siamo riusciti a spuntarla con le nostre armi e questo è certamente un risultato importante».
LIGHTHOUSE TRAPANI – GIVOVA SCAFATI 74-77 (14-17; 22-20; 19-15; 19-25)
Pallacanestro Trapani: Mays 15, Renzi 18, Tommasini 12, Gloria 2, Chessa 19, Molteni, Costadura NE, Viglianisi 8, Fontana NE, Pollina NE.
Givova Scafati: Portannese 14, Baldassarre 13, Mayo 24, Simmons NE, Loschi 3, Crow 6, Spizzichini 4, Rezzano 9, Melillo NE, Ammannato 4.
ARBITRI: Galasso Martino di Siena, Pepponi Giulio di Spello (Pg) e Dionisi Alessio di Fabriano (An).